Il rischio geo-idrologico nel Salento leccese, incontro tra esperti per pianificare la tutela del territorio

L’ex convitto Palmieri ospita esperti del mondo della ricerca e della gestione territoriale per analizzare i fenomeni naturali più emblematici e proporre piani sostenibili per salvaguardare il territorio.

Alluvioni improvvise, perturbazioni forti seppur di breve durata e un aumento complessivo di fenomeni intensi in grado di minare la sicurezza del territorio.

Martedì 24 settembre, presso la sala Teatrino dell’ex Convitto Palmieri in piazzetta Carducci a Lecce, si parlerà proprio di questo nel dibattito tra esperti del mondo della ricerca e della gestione territoriale che, a partire dalle 15.00, si terrà all’ombra del convegno “Il rischio geo-idrologico nel Salento leccese“.

L’appuntamento, organizzato dall’Ordine dei Geologi della Puglia, dalla Provincia di Lecce e patrocinato dall’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale e dall’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio (Asset), si propone di fare il punto sullo stato delle conoscenze e di fornire un’analisi comparata che tenga conto dei cambiamenti climatici e consenta di comprendere l’andazzo dei fenomeni naturali, in vista di una più efficace tutela del territorio.

L’obiettivo è quello di dare contezza della severità delle alluvioni, talvolta tanto intense da danneggiare strutture e infrastrutture, e provocare infiltrazioni che, oltre a rendere acquitrinosi i terreni, possono lesionare il sistema costiero delle falesie, già ampiamente interessato da crolli.

A fronte delle analisi, gli esperti proporranno strategie sostenibili, contribuendo ad arricchire il dibattito scientifico e la consapevolezza dei cittadini attorno a problematiche cruciali per la comunità.

‘Accogliamo con piacere a Lecce esperti e studiosi, perché il rischio geo-idrologico è un tema molto attuale, rispetto al quale l’attenzione deve essere massima e l’impegno di tutti necessario”, dichiara il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, cui fa eco il presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia Salvatore Valletta che ricorda come un approccio multidisciplinare sia necessario per il governo delle città.

‘Affrontare correttamente l’intensificarsi di fenomeni meteorologici estremi e aggiornare il quadro delle conoscenze dei territori – dice – impone la necessità di coinvolgere professionalità multidisciplinari nei progetti di pianificazione a medio-lungo termine, anche con l’inserimento nelle strutture tecniche di Regione, Province e di quelle dei Comuni a elevato rischio idrogeologico, di professionisti qualificati, a partire dalla figura del geologo, pressoché assente nella pubblica amministrazione”.

Il programma dell’incontro sarà aperto dai saluti del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, del presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia Salvatore Valletta, del delegato Rete delle professioni tecniche della provincia di Lecce Rocco De Matteis.

A seguire gli interventi di Paolo Sansò (Università del Salento), Mario Parise (Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari), Nicola Palumbo (Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale), Raffaele Sannicandro (Commissario Straordinario ASSET Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio), Giovanni Coppini (CMCC Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), Fernando Moschettini (Provincia di Lecce), Alessandro Polimeno (Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce), Francesco Forte (Geologo, Dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica ambientale).

A moderare il convegno sarà Giovanni Quarta, ricercatore IBAM CNR, Ordine dei Geologi della Puglia.



In questo articolo: