Protocollo per la ripresa dell’attività giudiziaria, dal 12 maggio. Tutte le misure di sicurezza anti covid-19

Tra le misure adottate, vi sarà il controllo della temperatura corporea all’ingresso, a cura della Croce Rossa, con i termolaser.

Arriva il protocollo per la ripresa dell’attività giudiziaria, nella fase 2 dell’emergenza sanitaria da covid-19.

Dopo il tavolo tecnico del 5 maggio a cui hanno partecipato tutti i capi degli Uffici Giudiziari, tra cui il Procuratore Generale Antonio Maruccia ed il Presidente della Corte d’Appello Lanfranco Vetrone, nelle scorse ore è stato emanato il provvedimento per lo svolgimento, a partire dal 12 maggio e fino al 31 luglio, delle udienze con carattere di urgenza, in condizioni di sicurezza.

Il protocollo porta la firma del Presidente, facente funzioni, del Tribunale di Lecce Loredana Pasca ed è frutto  dell’interlocuzione, tra gli altri, con il Procuratore Capo Leonardo Leone De Castris e il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Antonio De Mauro.

Come già riportato in un articolo da leccenews24.it, vi sarà anzitutto il controllo della temperatura corporea agli ingressi degli edifici a cura della Croce Rossa, con i termolaser. Non solo, sono stati definiti percorsi obbligati e differenziati sia all’ingresso che all’interno del Palazzo di Giustizia, per evitare pericolosi assembramenti e assicurare le distanze di sicurezza. Inoltre, è stata prevista l’installazione di barriere antifiato in plexiglass, nei singoli uffici giudiziari, ma solo ove necessario (come le cancellerie).

Gli impianti di condizionamento dovranno essere accesi nel corso della notte per rinfrescare l’ambiente e spenti o tenuti al minimo durante il giorno. Gli accessi agli uffici continueranno ad essere possibili solo previo appuntamento.

In merito alla ripresa dell’attività giudiziaria, in ogni aula sarà indicato il numero totale delle persone che vi potranno accedere e si procederà ad una ripresa graduale del processo. Tutte le udienze saranno celebrate a porte chiuse ed è ammessa la presenza della stampa, ove prevista la pubblicità.

Le udienze penali garantite saranno quelle con detenuti in carcere o ai domiciliari, i processi collegiali per i quali è fissata la discussione, le udienze filtro, i procedimenti per la trattazione di misure cautelari reali di rilevante valore. Tutte le parti, compresi i giudici, dovranno indossare mascherine e guanti. Gli imputati in carcere dovranno partecipare in video conferenza.

Se l’udienza richiede la presenza di un numero di partecipanti superiore, dovrà essere rimandata ad altra data.

Solo in caso di accordo tra le parti, il processo potrà essere celebrato in modalità “da remoto”.

Riguardo i processi dell’Ufficio Gup, saranno celebrate le udienze nelle date fissate per: le convalide di arresti o fermi, l’abbreviato secco, i processi con detenuti, i procedimenti per i quali è dimostrato il carattere di urgenza. Continueranno a svolgersi (come nella fase 1) le udienze dinanzi al Tribunale del Riesame.

Per quanto concerne le udienze civili sono previste: la trattazione delle udienze in modalità scritta, con il deposito e lo scambio di note prima dell’udienza; la trattazione da remoto, in videoconferenza, utilizzando la piattaforma Teams, per alcuni casi; il rinvio delle udienze fissate per interrogatorio formale, o per l’ascolto di testi e informatori a data successiva al 31 luglio 2020, salvo comprovate esigenze di trattazione urgente.

Per i giudizi dinanzi al Giudice di Pace, vi è un richiamo al Protocollo già sottoscritto, con la precisazione che lo svolgimento dell’udienza con trattazione scritta resta la modalità prevalente e preferibile.



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