A Lecce si combatte ogni giorno, perché questo è un luogo di guerra quotidiana. Siamo nel Polo Oncologico Giovanni Paolo II, la West Point della medicina, dove soldati in camice bianco fanno la guerra e la guerriglia alle malattie più crudeli, fermano o rallentano i killer più spietati.
Il Coronavirus ci ha quasi fatto perdere la memoria, ci siamo dimenticati del cancro in questi giorni, quello che uccide ogni giorno da anni e che colpisce ovunque incurante delle quarantene.
Oggi l’esercito è schierato, al centro della foto c’è Silvana, è il comandante, cioè il primario, con lei un plotone di combattenti perfettamente addestrati, stanno sul fronte, pronti.
Noi a casa, loro a combattere, civili a casa militari in trincea. Eccoli qua gli eroi di oggi, che sono gli stessi di ieri, e quando domani ci avranno salvati nel tempo della peste odierna, loro torneranno al fronte, per un’altra guerra.
Anni e anni spesi in prima linea, con le armi a disposizione, quelle che ci sono, e con l’amore patriottico di tanti combattenti valorosi e indomiti.
