Coronavirus, le Regioni sperano di tornare in zona gialla. La Puglia resterà arancione?

Il nuovo monitoraggio della cabina di regia fa ben sperare molte regioni, ma non la Puglia che dovrebbe restare ancora in zona arancione.

Il venerdì è il giorno del monitoraggio dell’andamento dell’epidemia che “influenzerà” sul colore assegnato alle regioni in base al livello di rischio. Un appuntamento atteso quello con i dati della settimana dal 18 al 24 gennaio analizzati dalla cabina di regia per chi spera di tornare in zona gialla che comporta meno restrizioni per contenere la diffusione del virus. L’ultima parola spetta come sempre al Ministro della Salute Roberto Speranza.  Non è il momento di abbassare la guardia: uno perché i numeri contenuti nel bollettino ancora non consentono di tirare un sospiro di sollievo, due perché la campagna di vaccinazione, partita con il piede sull’acceleratore, è stata frenata dai ritardi nella consegna delle dosi.

Detto questo, cosa accadrà da domenica 31 gennaio? La Lombardia dovrebbe restare in zona arancione dopo il caos e l’errore nel calcolo dell’indice Rt che pesa sulla scelta del Governo. Soprattutto visto che per passare alla fascia di rischio più bassa devono trascorrere due settimane dal giorno in cui,  per la prima volta, vengono registrati dati che consentono la collocazione nella zona più bassa. In poche parole, per 14 giorni una regione arancione, ad esempio, deve avere i numeri da zona gialla prima di poterci entrare ufficialmente. Stesso discorso per le rosse che vogliono diventare arancioni. Questo fa della Puglia una ‘sorvegliata speciale’.

Probabilmente peserà il numero dei ricoveri ancora alto. Se il dato sui contagi mostra segnali incoraggianti quello delle persone positive al Covid che hanno bisogno di cure in Ospedale è ancora preoccupante. In terapia intensiva i posti letto occupati superano la soglia del 30% considerata critica, e anche negli altri reparti il segno è un più.

Come detto, per guadagnare il giallo una regione deve avere indicatori compatibili con il gradino “ambito”  della scala per almeno due settimane di fila. E in Puglia questo non avviene.

 

 

 



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