Sfileranno per le strade di San Foca fino al Presidio che da sempre ‘sorveglia’ il cantiere di San Basilio i manifestanti No-Tap, pronti a ribadire anche questo pomeriggio che il gasdotto non lo vogliono, né qui né alrove.
Esattamente come un anno fa, quando i passi del corteo furono scanditi dal silenzio. Non uno slogan, non una parola: solo dolore e lacrime perché in prima fila mancava lei, Angelica Greco volto, forza e spirito del Presidio di San Basilio scomparsa in un terribile incidente stradale all’alba del 13 agosto.
Sospinta dal vento, la notizia aveva raggiunto anche le campagne di San Foca che la 25enne aveva difeso con forza, sempre in prima linea. Gli amici la chiamavano «Peppina» come il presidio.
Angelica sarà presente, ci saranno sua madre e sua sorella. Ci saranno i compagni e le persone che l’hanno conosciuta. Soltanto suo padre Mauro non potrà ripercorrere quelle strade che si affacciano sul mare, quel mare che la figlia ha difeso dal «tubo cattivo».
Su di lui pesa come un macigno l’obbligo parziale di dimora imposto dopo sferrò un calcio sullo scudo di un carabiniere nel corso di una “passeggiata di protesta” all’alba del 9 aprile scorso. Non può avvicinarsi al cantiere Tap, ma aveva chiesto al Giudice un permesso “speciale” per assistere al Corteo e alla commemorazione della figlia. Tra l’altro avrebbe solo percorso l’ultimo tratto della manifestazione, visto che è costretto su una sedia a rotelle per la rottura scomposta di tibia e perone dopo un incidente.
Il Gip non lo ha concesso perché la richiesta di partecipazione non è “compatibile con le esigenze cautelari”.
«Può un obbligo parziale di dimora tenere lontano un padre da un corteo in ricordo della propria figlia tragicamente scomparsa? Si può calpestare in questo modo barbaro il più grande e profondo dei lutti di un essere umano?» si domandano le mamme No-Tap sul loro profilo facebook ufficiale.
Papà Mauro non ci sarà, ma tutte le persone che hanno voluto bene ad Angelica sì. Ci saranno, come scrivono, «nonostante tutto».