La denatalità è, ormai da anni, una problematica sanitaria e sociale sulla quale in tanti si stanno interrogando. Sono diversi i fattori che stanno portando gli italiani a fare meno figli. Tra questi, è doveroso menzionare le gravidanze che tardano ad arrivare per ragioni legate allo stile di vita. L’alimentazione può rivelarsi preziosa per raggiungere il tanto agognato obiettivo.
Vediamo, nelle prossime righe, alcuni consigli scientifici per migliorare le proprie abitudini a tavola.
Cosa mangiare quando si cerca una gravidanza?
La denatalità è, ormai da anni, una problematica sanitaria e sociale sulla quale in tanti si stanno interrogando. Sono diversi i fattori che stanno portando gli italiani a fare meno figli. Tra questi, è doveroso menzionare le gravidanze che tardano ad arrivare per ragioni legate allo stile di vita. L’alimentazione può rivelarsi preziosa per raggiungere il tanto agognato obiettivo.
Vediamo, nelle prossime righe, alcuni consigli scientifici per migliorare le proprie abitudini a tavola.
Bevande: quali è meglio evitare?
Cominciamo il nostro piccolo viaggio alla scoperta dei consigli su come mangiare quando si cerca una gravidanza parlando delle bevande. Sia per gli uomini, sia per le donne, è fondamentale ridurre l’apporto di alcolici e superalcolici.
Inoltre, è bene diminuire drasticamente quello di bevande zuccherate di origine industriale.
Se possibile, è il caso di usare moderazione anche nel dosaggio di bevande come il tè non deteinato e il caffè.
L’ideale è bere quotidianamente una quantità d’acqua non inferiore ai 2 litri – ricordiamo che questo dosaggio è una stima di massima, che deve essere personalizzata sulla base di criteri come il sesso e l’attività fisica – essenziale, nel caso della donna, anche per migliorare la qualità e la quantità del muco cervicale.
La sua osservazione rappresenta un punto di riferimento cardine nel momento in cui si cerca una gravidanza monitorando l’ovulazione attraverso metodi naturali.
L’integrazione
Il capitolo dell’integrazione è uno dei più importanti nella complessa globalità dell’alimentazione per favorire la gravidanza.
Nel caso della partner femminile della coppia, l’unica supplementazione che risulta necessaria fin dal periodo preconcezionale è quella dell’acido folico, nutriente che fa la differenza ai fini della prevenzione di patologie a carico del tubo neurale, spina bifida in primis (questo nutriente è tra gli ingredienti di multicentrum donna, l’integratore multivitaminico più efficace in commercio e prodotto spesso consigliato dai ginecologi).
Per quanto riguarda la situazione del partner maschile, non esistono indicazioni valide per tutte. Se, dopo sei mesi di rapporti mirati, a seguito dello spermiogramma si dovessero riscontrare dei quadri di scarsa motilità, può essere utile, prima di un eventuale intervento di rimozione del varicocele al testicolo, somministrare degli integratori a base di antiossidanti.
L’importanza degli antiossidanti nella dieta
Per migliorare la qualità dei gameti – sia maschili, sia femminile – è cruciale, nel momento in cui si inizia a cercare la gravidanza, dare spazio sulla tavola ad alimenti con efficacia antiossidante.
Tra quelli immancabili sulla tavola è possibile chiamare in causa le fonti di beta-carotene, pigmento precursore della vitamina A, così come i cibi ricchi di vitamina C, dagli agrumi, alle fragole.
Degne di nota sono altresì spezie come lo zenzero e la curcuma.
Il controllo dei picchi di insulina
Un doveroso cenno nell’ambito della scoperta dei consigli alimentari fondamentali in vista di una gravidanza deve essere dedicato al controllo e alla prevenzione dei picchi di insulina.
Ridurre il carico glicemico della dieta può favorire quell’equilibrio ormonale cruciale in fase di ricerca di una gravidanza.
Essenziale è cercare di concentrarsi su fonti di carboidrati complessi, cercando sempre di abbinarli, nell’ambito del singolo pasto, alle fonti di proteine.
Sempre nell’ottica del controllo dei picchi di insulina, è cruciale aumentare l’apporto di fibre. Questi nutrienti, infatti, aiutano a rallentare l’arrivo del glucosio nel circolo ematico, con tutti i vantaggi del caso per il sopra citato equilibrio ormonale.
Le fibre, inoltre, sono decisive per l’equilibrio della flora intestinale, a sua volta alleata preziosa della salute dell’endometrio.
Il potere delle proteine
Le proteine non servono solo a ridurre il carico glicemico dei pasti. La loro presenza nella dieta di chi sta cercando una gravidanza fa la differenza anche per un altro motivo: l’apporto di proteine è fondamentale per favorire la crescita delle cellule dei gameti in via di sviluppo.
Consigliabile è consumarle a ogni pasto, cercando di variare e di mettere nel piatto sia fonti di proteine vegetali, sia cibi caratterizzati dalla presenza di proteine animali.
Soprattutto se si sta seguendo un percorso di PMA (procreazione medicalmente assistita), incrementare, senza esagerare, l’apporto di proteine può rivelarsi molto utile ai fini dell’esito del percorso.
Attenzione ai grassi
I grassi sono spesso demonizzati quando si parla di dieta sana. Si tratta di una delle peggiori generalizzazioni che si possano fare, soprattutto se si cerca una gravidanza.
Essenziale, però, è scegliere la giusta tipologia di lipidi. Tra quelli benefici, spiccano gli omega-3, che si possono trovare in alimenti come l’olio extra vergine di oliva, l’avocado, il pesce azzurro e il salmone.
Conclusioni
L’alimentazione, come abbiamo appena visto, è preziosa nell’ottica della ricerca di una gravidanza. Essenziale è in generale tenere sotto controllo ogni sintomo. Eventuali irregolarità intestinali come i frequenti episodi diarroici e sintomi come il mal di pancia devono far pensare a problematiche come la celiachia, che può avere un impatto negativo sulla fertilità femminile per via dell’influenza negativa sull’assorbimento di nutrienti come il ferro e l’acido folico.
Con un adeguato trattamento, è possibile arrivare alla gravidanza pur essendo celiache.
