Ha avuto luogo questa mattina presso l’IISS “Enrico Fermi" a Lecce la presentazione del progetto «crescere in coesione» nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali dedicati alla realizzazione di prototipi di azioni educative in aree a rischio esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti.
La conferenza, presieduta dal dirigente dell’IISS “Enrico fermi” Ing. Giuseppe Russo e dalla Prof.ssa Marilina Dello Preite, ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli Enti partner del progetto, ovvero la D.ssa Eliana Martella della Questura, il Dr. Antonio Fullone e la D.ssa Patrizia Andrianello della Casa Circondariale, il giudice onorario Massimiliano Macagnino per il Tribunale dei minorenni.
Le scuole che parteciperanno al progetto, oltre all’Enrico Fermi, saranno la sezione Carceraria dell’ITE “Olivetti” rappresentato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Vincenza Berardi, la Scuola Media Quinto Ennio, rappresentata dalla Dirigente Prof.ssa Addolorata Cosi e l’Istituto Comprensivo “Livio Tempesta” rappresentato dalla Dirigente Prof.ssa Daniela Seclì. Il protocollo d’intesa ha visto altresì l’adesione del comune di Lecce. Il titolo del Progetto è “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” sottolinea la necessità della collaborazione delle famiglie , del mondo scolastico e delle Istituzioni per lavorare insieme sui temi della legalità , del rispetto delle regole e della trasmissione dei valori.
Il progetto è organizzato in 4 percorsi e ogni percorso è suddiviso in 4 moduli: “Sui sentieri della legalità”; “Progettiamo il nostro futuro”; “Tuteliamo il verde del nostro villaggio”; “Ritorniamo al nostro villaggio”.
Le problematiche sulle quali interviene il progetto sono: la prevenzione delle situazioni di disagio; i fattori di rischio; le famiglie.
La scuola, le istituzioni e le associazioni private che operano nel sociale, lavorando in rete con il territorio, possono contribuire a dare risposte diverse a bisogni diversi.
L’obiettivo principale è quello di costruire una scuola inclusiva e motivante e per fare questo bisogna: promuovere l’autostima degli alunni; potenziare le capacità di orientamento e ri-orientamento; valorizzare gli apprendimenti non formali e informali; utilizzare una didattica laboratoriale motivante; promuovere attività di supporto ai docenti.
I Target prioritari del progetto sono giovani e studenti a rischio di abbandono del percorso scolastico e formativo; in possesso di bassi livelli di competenze; bisognosi di azioni di orientamento o ri-orientamento; Giovani drop out.
I Target strumentali sono genitori, famiglie e personale scolastico.
Gli elementi innovativi sono: sinergie tra sottoinsiemi diversi: scuola, istituzioni, privato sociale; piano di formazione integrata rivolta ai docenti, ai giovani, ai genitori, agli operatori sociali; potenziamento del curriculo progressivo (sviluppo in verticale); approccio metodologico: apprendimenti non formali e informali, didattica laboratoriale, cooperative learning, peer education.
In particolare per il percorso “ritorniamo al nostro villaggio”, rivolto ad allievi Drop out, ristretti nella casa circondariale, la finalità prioritaria sarà il recupero dell’autostima e dell’affettività, il sostegno formativo alla genitorialità.