Cripta bizantina a Carpignano Salentino: al via le celebrazioni per il millennium degli affreschi di Eustazio

Gli affreschi realizzati dal pittore Eustazio, presenti nella meravigliosa Cripta di Santa Cristina a Carpignano Salentino, compiono mille anni. Con il rito della Santa Teofania e la santificazione delle acque si apriranno oggi i festeggiamenti

Oggi pomeriggio, 6 gennaio, alle ore 15.45, partirà dalla Chiesa Madre di Carpignano Salentino, la solenne cerimonia che culminerà nella suggestiva cripta di Santa Cristina con il Rito di Santa Teofania e della santificazione delle acque, celebrato da Papàs Nick Pace.

Un appuntamento che si rinnova ormai da quasi vent’anni a Carpignano Salentino, nella bellissima cripta bizantina. La cripta, nota anche come Chiesetta della Madonna delle Grazie, custodisce come uno scrigno gli affreschi bizantini più antichi di Puglia.

Un momento della celebrazione del rito di Santa Teofania presso la cripta bizantina di Carpignano Salentino

Gli affreschi di Eustazio

Si apriranno, dunque, oggi i festeggiamenti “1020-2020 is tus eònas ton eònon, per saecula seculorum” dedicati al pittore Eustazio.

Il meraviglioso affresco di Eustazio compare lungo la parete orientale della cripta di Santa Cristina, più precisamente nella seconda abside. Stando alle iscrizioni che lo accompagnano, l’affresco che mostra al centro un Cristo in trono, a destra una raffigurazione della Vergine con il Bambino e a sinistra l’arcangelo Michele, è stato realizzato nell’anno 1020.

La Vergine con il Bambino dipinta da Eustazio è la Madre di Dio e rappresenta il dogma della Theotòkos definito dal concilio di Efeso. La vergine è in piedi e i lineamenti del volto del bambino sono confusi con quelli di un uomo adulto. Il bambino sembra quasi levitare tra le braccia della madre che tentano di sorreggerlo ma che, però, non riescono a toccarlo.

Mille anni di storia del Salento

La celebrazione degli affreschi di Eustazio è importantissima non solo per la diocesi di Otranto, proprietaria della cripta, non solo per le comunità greco-cattoliche della Puglia o per il Comune di Carpignano Salentino ma rappresenta, senza ombra di dubbio, un momento di grande interesse per l’intero Salento.

La cripta, fondamentale segno della storia di questo territorio, racconta, infatti, attraverso i meravigliosi affreschi, la presenza dei bizantini nel Salento. Possiamo ben dire che questa cripta è uno dei monumenti della civiltà bizantina più importanti dell’intero Meridione per le unicità che conserva: gli affreschi bizantini datati e firmati sono, invero, i più antichi di cui si abbia conoscenza.

Nea Carpiniana e la cripta di Santa Cristina

L’associazione culturale Nea Carpiniana è attiva dal 2016 a Carpignano Salentino. Tra le finalità principali di Nea Carpiniana la tutela, la promozione, la valorizzazione e la fruizione della cripta di Santa Cristina (in collaborazione con l’Arcidiocesi di Otranto e della Parrocchia di Carpignano Salentino, proprietari del bene).

L’ impegno costante e generoso dell’associazione, presieduta da Roberto De Rinaldis, è proteso a diffondere la conoscenza della bellezza e dell’unicità della cripta di Santa Cristina, alla cui riscoperta ha contribuito, in maniera sostanziale, anche l’indimenticabile figura del professore André Jacob, uno dei massimi esperti di epigrafia greca, venuto a mancare di recente.

La cripta di Santa Cristina rappresenta una ricchezza incommensurabile che può diventare volano per un turismo culturale e religioso sempre più attento. Un nuovo turismo di cui oggi il nostro territorio necessita.