Grave carenza di personale nel reparto di Pediatria del ‘Vito Fazzi’ di Lecce. L’allarme lanciato dal sindacato

Fsi Usae: “Sottolineamo che il reparto di Pediatria del Fazzi di Lecce è l’unico reparto che presta assistenza ai piccoli pazienti in un territorio così vasto della provincia’

Ospedale Vito Fazzi di Lecce, esterno (ph. Giuseppe Greco)

Il Sindacato Fsi Usae chiede che l’Asl di Lecce attivi con urgenza tutte le procedure necessarie ad aumentare il personale sanitario, scongiurando le forti criticità che sta vivendo l’Unità Operativa di Pediatria dell’Ospedale ‘Vito Fazzi’ del capoluogo salentino.

Non usa mezze parole Francesco Perrone, Segretario Regionale Puglia e Territoriale Lecce. Le segnalazioni di cui si fa portavoce Fsi Usae sono molteplici: “Ci preme sottolineare che il reparto di Pediatria del ‘Fazzi’ di Lecce è l’unico reparto che presta assistenza ai piccoli pazienti in un territorio così vasto della provincia ed in particolar modo nel periodo estivo a causa degli innumerevoli accessi alla struttura da parte dei turisti a cui si devono aggiungere i pazienti di chirurgia pediatrica. Il tutto ha comportato una grossa criticità in Pediatria per il personale infermieristico ed oss attualmente in servizio”.

I rischi che si potrebbero correre sono davvero gravi, a detta del sindacato che teme il rischio che i pazienti non possano ricevere l’assistenza dovuta nei tempi giusti. Di pari passo all’aumento dei posti letto servirebbe aumentare l’organico degli operatori per evitare di aumentare il carico di problemi piuttosto che andare ad assottigliarlo.

Va anche detto che la richiesta del sindacato cade in un momento particolare per l’Azienda Sanitaria di Lecce, a pochi giorni di distanza dalle dimissioni del Direttore Generale Rodolfo Rollo (a seguito della grave vicenda giudiziaria denominata ‘Re Artù‘ che è montata con gli arresti ordinati dalla Procura della Repubblica di Lecce a seguito delle indagini della Guardia di Finanza di Otranto. L’arrivo del Commissario Rossi giunge in giorni complessi per la sanità salentina, mentre le questioni pratiche portate all’attenzione pubblica dal mondo sindacale non accennano a diminuire.



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