Porto Cesareo accoglie la Croce di Cutro

Realizzata con i resti del barcone in cui si trovavano i migranti che hanno perso la vita nel naufragio di alcuni mesi fa, è giunta in occasione dei festeggiamenti per la Santa Patrona

Porto Cesareo ha vissuto uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la processione in onore di Santa Cesarea che alle 17.00 di domenica 27 agosto è partita dalla chiesa del Sacro Cuore per poi proseguire in mare e culminare nella Santa Messa.

In onore dei festeggiamenti di Santa Cesarea, la processione a terra e in mare, ha accolto tantissimi presenti, tra cui  autorità civili e militari oltre alle centinaia di cittadini e fedeli giunti per rendere omaggio alla Santa Patrona.

 

Ma c’è di più. Quest’anno la comunità ha accolto la Croce di Cutro, realizzata con i resti del barcone in cui si trovavano i migranti che hanno perso la vita. Un messaggio forte quello che si intende lanciare, per preservare il ricordo di quella strage di innocenti che hanno pagato con la propria vita un crimine che non hanno commesso.

“In ottemperanza all’icona evangelica dei discepoli di Emmaus che illuminerà la fase esperienziale del cammino sinodale che ci aiuta a rimettere al centro Gesù e a partire dalla cura con la relazione con Lui e con i fratelli più poveri, l’Ufficio della pastorale dei Migranti della Diocesi Nardò-Gallipoli, ha accolto a Porto Cesareo la Croce di Cutro, che  ci offre l’occasione di leggere il dramma umano di questi nostri fratelli alla luce della Passione salvifica di Cristo”, ha affermato il Parroco, don Antonio Bottazzo, della Chiesa Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso, che tra i numerosi fedeli presenti ha accolto la testimonianza del Primo Luogo Tenente, Raffaele Faggiano, che presta servizio presso la capitaneria di porto di Gallipoli, che ha effettuato numerose operazioni di salvataggio nei confronti dei migranti.

Un inizio di   fede, quindi, ma anche di festa  che continuerà in questi giorni per culminare con lo spettacolo pirotecnico la sera di mercoledì 30 agosto.