Un’amicizia che dura da anni quella tra Lorenzo Palumbo e Giacomo Sances, rispettivamente editore il primo e scrittore e compositore il secondo.
“Un sogno per Feo” è la prima opera edita dalla loro start up Vesepia, casa editrice che si propone di produrre Romanzi che si prestino ad una lettura plurisensoriale ed innovativa. Il libro, definito dagli stessi creatori Romanzo Sinfonico, intreccia la narrazione letteraria con la narrazione musicale e visiva, tutta la storia è infatti completata dalle diciotto musiche originali composte da Giacomo Sances e dalle illustrazioni di Alessandro Tredici. Il protagonista è un dodicenne ma non lasciatevi trarre in inganno, è un libro che parla anche agli adulti e, più in generale, a tutti coloro i quali hanno accantonato i propri sogni in un angolo, ad appassire. Abbiamo intervistato Giacomo e Lorenzo per scoprire qualcosa di più su questa avanguardia letteraria.
Lorenazo, Giacomo, chi è Feo?
Feo è un ragazzino apatico e senza interessi, spogliato dei suoi sogni e dei suoi desideri ma dotato di un grande potenziale, si troverà infatti ad intraprendere un lungo viaggio in un mondo fantastico abitato da tanti personaggi allegorici che rappresentano i blocchi mentali o sociali che tutti noi ci ritroviamo a dover affrontare nella vita. Feo non solo si riscoprirà più forte di tutti i suoi blocchi ma individuerà il suo Sogno Etico nello spendersi per la salvezza dei sogni altrui.
Come si integrano le musiche e le illustrazioni con il cartaceo?
Con dei programmatori abbiamo sviluppato un’applicazione che permette di leggere i QR code presenti nel libro. Bastano uno smartphone o un tablet per guardare dall’interno il mondo di Feo, scaricando l’App gratuita si aprirà un universo di musiche e di immagini che renderanno la lettura un’esperienza nuova.
Nasce prima il romanzo o la Casa Editrice Vesepia?
Nascono in concomitanza. Nel momento in cui abbiamo avuto l’idea del romanzo ci è venuto naturale strutturarci intorno un progetto imprenditoriale: la strada più stimolante da seguire era creare una nostra azienda che ci permettesse di essere liberi di produrre i contenuti che avessimo ritenuto più opportuni senza scendere a compromessi con nessuno e, sopra ogni cosa, promuovendo il prodotto finale a modo nostro.
Avete in animo di produrre anche autori emergenti che vi si presentino?
Per adesso no, abbiamo piuttosto intenzione di coltivare singoli progetti da spingere al massimo. Proseguiremo sulla strada del Romanzo Sinfonico quindi anche le prossime produzioni saranno seguite dal nostro team fin dalla loro germinazione ed auspichiamo che proseguano le collaborazioni con i nostri programmatori, con Alessandro Tredici e con i grafici di Springo Studio.
Un sogno per Feo arriverà in teatro?
In verità esiste già un copione per le scuole, contente anche delle canzoni inedite, ma prima di portare Feo al ‘Teatro dei Grandi’ abbiamo deciso di aspettare che cresca un po’ anche lui.
Giacomo, questa domanda è per te. Sappiamo che insegni Educazione Musicale a Napoli. Quanto della tua esperienza di docente c’è nel mondo di Feo?
Feo nasce proprio grazie ai miei alunni. In particolare una classe che ho avuto l’anno scorso è stata decisiva. Ragazzini veramente eccezionali che però non erano mai stati spronati a credere nei loro sogni. Vivevano tutti delle assenze, chi in un modo e chi in un altro, e si erano chiusi in se stessi ritrovandosi schiavi dei medesimi Blocchi che Feo incontra lungo il suo cammino. Questo libro è per i bambini diventati grandi troppo presto ma anche per i grandi che rischiano di non riuscire a tornare mai più bambini.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Vi sveliamo in anteprima che è in cantiere un secondo romanzo ambientato in una Napoli fantastica e in cui si ritroveranno diverse tracce, soprattutto musicali, del lavoro precedente. Dopo abbiamo intenzione di implementare sempre di più i contenuti multimediali dei nostri libri, magari introducendo delle animazioni oltre alle musiche.
Insomma, un romanzo di formazione imperdibile che, attraverso i suoi personaggi allegorici, offrirà spunti di riflessione importanti, già apprezzato da tanti docenti che lo hanno proposto ai propri alunni riscontrando un significativo aumento della curiosità verso la lettura.
Il 1900 ha avuto Antoine de Saint-Exupéry, non mi stupirei se i nostri pronipoti constatassero che il 2000 ha avuto Giacomo Sances.
Armenia Cotardo
