Un’eccellenza salentina in prima linea nello studio del rischio di ictus

Si tratta di Daniele Lezzi, che sta realizzando un progetto di un modello di Intelligenza Artificiale per il riconoscimento del rischio di ictus tramite dispositivi wearables come smart watch.

Un’eccellenza salentina in prima linea nella ricerca. Daniele Lezzi, dal 2008 ricercatore senior al Dipartimento di Informatica del Centro di Supercalcolo di Barcellona, si trova in questi giorni a Lecce per partecipare alla Conferenza Egi 2020, che riunisce ricercatori europei nel campo del “cloud computing”. In particolare, ha presentato i risultati del progetto europeo AI-SPRINT, il tema della startup in fase di creazione a Barcellona per lo studio del rischio di ictus. Daniele Lezzi è co-founder – insieme a Davide Cirillo del Dipartimento di Life Science del BSC – della spinoff OneCareAI il cui obiettivo è lo sviluppo di un modello di Intelligenza Artificiale per il riconoscimento del rischio di ictus tramite dispositivi wearables come smart watch.

Nella giornata di ieri ha salutato a Palazzo di Città il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone. Il sindaco lo ha accolto con gratitudine e orgoglio, anticipandogli l’organizzazione di un’iniziativa – la Giornata delle eccellenze – per l’inizio del prossimo anno nella quale sarà certamente tra i protagonisti.

Lezzi ha conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Informatica nel 2002 e il dottorato di ricerca nel 2006 presso l’Università di Lecce nel gruppo HPC della stessa Università guidato da Giovanni Aloisio. Successivamente ha avuto un ruolo di ricercatore PostDoc nel centro Europeo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), nella divisione di supercalcolo con sede a Lecce.

Dal 2008 è ricercatore senior presso il dipartimento di Informatica del Centro di Supercalcolo di Barcellona dove partecipa alle attività di sviluppo di ambienti per il calcolo parallelo su piattaforme distribuite. E’ co-founder della spinoff OneCareAI il cui obiettivo è lo sviluppo di un modello di Intelligenza Artificiale per il riconoscimento del rischio di ictus tramite dispositivi wearables come smart watch. redzNell’ambito del progetto europeo AI-SPRINT è stata sviluppata una tecnologia progettata per il monitoraggio continuo del rischio di ictus sfruttando l’intelligenza artificiale (AI) e il calcolo ad alte prestazioni (HPC) per affrontare questo importante problema sanitario.

Il progetto ha ricevuto supporto dal programma di pre-accelerazione di Barcelona Activa ed è attualmente parte del programma di pre-accelerazione del Mobile World Capital Foundation (organizzatore del Mobile World Congress e il 4 Years from Now) per la validazione del business model. Il gruppo fondatore, supportato dal dipartimento di trasferimento tecnologico del BSC, ha da poco ricevuto un importante finanziamento (480.000 euro) dal Ministero per la Transizione Digitale in Spagna per lo sviluppo di applicazioni di AI.

Dal punto di vista clinico è in corso uno studio pilota con l’ospedale Niguarda di Milano, il gruppo di ricerca sull’ictus della fondazione Sant Pau e dell’ospedale Bellvitge di Barcellona.