Il mercato delle slot machine: tutti i numeri sul gioco in Italia

I dati raccolti nel cosiddetto “Libro Blu” pubblicato nel 2019 mostra nel dettaglio tutti i numeri del gaming e del betting del 2018.

Come ogni anno l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli analizza i dati del precedente per dipingere lo scenario statistico del gioco d’azzardo in Italia. I dati raccolti nel cosiddetto “Libro Blu” pubblicato nel 2019 mostra nel dettaglio tutti i numeri del gaming e del betting del 2018, gli ultimi certi e attendibili, con riferimento alla spesa dei giocatori, alle vincite, alle entrate erariali, ai giochi e ai canali preferiti, con un focus sul cosiddetto “giocato fisico” e sul “giocato online”, dove nel primo caso si intende la rete delle sale giochi reali mentre nel secondo l’insieme delle piattaforme di scommesse sul web.

In base agli ultimi dati disponibili ecco una serie di evidenze statistiche focalizzate sul comparto delle slot machine e delle videolottery (VLT). Secondo il “Libro blu”, si evidenzia innanzitutto che nel 2018 in Italia sono stati spesi 18,9 miliardi di euro per il gioco in generale, ma per quanto concerne slot e VLT i dati mostrano un “giocato” di 24.535 milioni di euro, 21.517 di vincite, 3.018 in termini di spesa e 1.493 di entrate erariali.

Per quanto riguarda la diffusione degli apparecchi su scala nazionale, la distribuzione è la seguente: guida la classifica l’Emilia Romagna, regione che ne possiede di più con oltre 12.000 unità, seguita da Veneto e Trentino con poco più di 9.000 a testa mentre la Puglia e, insolitamente, Basilicata e Molise chiudono il podio al terzo posto con 7.900 unità circa. Nel complesso gli apparecchi da gioco fisici sul territorio nazionale sono circa 87.000 in tutto il paese. Da sottolineare che il numero di unità si è ridotto del 35% in virtù all’accordo Stato-Regioni legato all’annosa questione delle slot e in particolar modo per via del Decreto Dignità emanato dal Governo. Interessante sottolineare che, secondo i dati, tra le due modalità di gioco le slot mostrano un leggero decremento in termine di interesse a favore invece proprio delle videolottery.

Le videolottery mostrano dunque una crescita d’appeal in termini di interesse da parte dei giocatori, ma il comparto slot online non può essere assolutamente sottovalutato grazie all’ampia offerta di giochi sulle piattaforme online che resta appetibile ai più. l punti di forza delle slot su internet sono i bonus online che permettono di giocare gratis, conoscere le regole, apprendere nuove strategie e prendere dimestichezza con la piattaforma in modo da non investire soldi veri ma giocare con soldi virtuali. Su questo portale ad esempio è possibile scegliere fra numerose alternative di gioco assolutamente gratuite che tutelano il giocatore dal punto di vista dell’investimento iniziale.

Per tornare ai dati, stavolta quelli più recenti, secondo Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul mercato del Gioco, i casinò italiani hanno chiuso il 2019 con un incasso di 197,8 milioni di euro e le slot hanno contribuito alla raccolta per complessivi 124,8 milioni, pari al 63,1% del totale.

Secondo un report 2019 di Eurispes, invece, preso come riferimento un campione probabilistico in base alla distribuzione della popolazione per classe d’età (18-24 anni; 25-34 anni; 35-44 anni; 45-64 anni; 65 anni ed oltre) ed area geografica (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole) risultante dai dati dell’ultimo Censimento Istat, il 41,6% ha l’abitudine di giocare con slot machine / video lottery, e i 25-34enni registrano la percentuale più alta per i giocatori assidui con gli stessi dispositivi, cioè slot e VLT (2,6%). Un ultimo aspetto interessante che viene sottolineato dalla stessa ricerca 2019 Eurispes – Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali – riguarda infine il livello della cosiddetta pericolosità sociale di entrambe, cui viene attribuito un indice piuttosto alto soprattutto per le slot machine (37,3%). Il gioco responsabile, da parte dei provider e degli utenti, resta quindi un monito da tenere sempre in considerazione.



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