L’estate in spiaggia non è solo divertimento tra tuffi in mare e tintarella al sole, ma è anche grande attenzione da prestare alle zone marine che frequentiamo per rilassarci.
Nei mesi estivi, si sa, la nostra pelle è sottoposta a continui ‘stress’ cutanei e spesso creme protettive e dopo-sole idratanti non bastano.
Lo 'Sportello dei Diritti', infatti, lancia un allarme: si sono verificati diversi casi di infezioni contratte soprattutto da bambini al di sotto dei 10 anni, ma anche da decine di adulti villeggianti nelle zone balneari del Salento.
‘Non si tratta di epidemie o di fatti solo e sempre connessi all'inquinamento delle acque marine, alla scarsa pulizia delle spiagge o ancor peggio di quella personale, fattori comunque determinanti per l'insorgere ed il diffondersi di tali fastidiosi problemi – scrivono dalla Onlus – ma il più delle volte la causa è da addebitare all’impetigine’. rivolgersi ad un dermatologo.
L'impetigine è una dermatite causata da Streptococcus pyogenes: si tratta di un'infezione batterica contagiosa e si trasmette per contatto diretto o mediato. Si manifesta con la presenza di bolle orticanti dal colore giallastro, accompagnate da rossori e infiammazioni soprattutto sul viso, collo e mani, ma anche sul cuoio capelluto.
Ma cosa può scatenare l’impetigine? ‘Le cause sono da ricercare principalmente nella cattiva igiene – scrivono dallo Sportello – ma possono essere diverse come il sole, il mare, l’acqua salata o la puntura d’insetti.
Per contrastarla basta seguire le norme fondamentali d’igiene come la detersione quotidiana per rimuovere dalla pelle i residui di acqua salata del mare. Nei bambini è importante anche fare attenzione alle punture d'insetto evitando che il bambino si gratti in modo da impedire l'impianto dei batteri e la diffusione dell'infezione.
Evitare – continuano – di restare esposti al sole nelle fasce orarie più calde o comunque per molto tempo’.
L'ampia diffusione dei contagi specie nei periodi clou delle ferie agostane ha indotto Giovanni D’Agata, presidente dello 'Sportello dei Diritti',ad allertare e far ricordare le semplici regole su descritte a chi si reca in vacanza presso le località balneari nostrane che in questi ultimi giorni di agosto dopo aver subito le ondate di turisti dei giorni scorsi non sempre presentano sufficienti livelli di pulizia per non dire che sono oggettivamente sporche.
‘Sarebbe corretto ricordare ai Sindaci – conclude D’Agata – in quanto anche Autorità Sanitaria e all’ASL per quanto di competenza di voler adottare tutti quei provvedimenti consequenziali atti a garantire l’igiene delle spiagge che sono sotto la loro custodia al fine di prendere le opportune misure di profilassi per evitare la diffusione dei contagi’.
