Raffaella Carrà, la diva senza tempo che fa ancora “Rumore”

Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio 2021, è stata un’artista a tutto tondo, una vera e propria icona che ha segnato la storia della televisione, della musica e dello spettacolo italiano.

Soubrette, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, showgirl, autrice televisiva e conduttrice radiofonica. È difficile riassumere in poche righe la carriera di Raffaella Carrà che, con la sua personalità solare, il suo talento e la sua risata contagiosa, ha conquistato il cuore di diverse generazioni: di chi è cresciuto seguendo i suoi passi nel mondo dello spettacolo e di chi l’ha conosciuta per le sue ‘rivoluzioni’ o per quelle canzoni diventate intramontabili colonne sonore della vita.

Una carriera sfavillante

Era il 1970 quando mostrò, per la prima volta, l’ombelico nella sigla di “Canzonissima”, il programma condotto da Corrado. Ma non fu quel gesto rivoluzionario sulle note di Ma Che Musica Maestro, passato sugli schermi ancora in bianco e nero delle vecchie televisioni di milioni di italiani, a renderla una regina, la regina che ha scritto un pezzo importante della storia italiana, che è riuscita a abbattere alti muri di pregiudizio scegliendo sempre il modo più semplice e coraggioso per farlo.

Con il suo caschetto biondo rimasto più o meno immutato per mezzo secolo. Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome, è stata una pioniera in molti campi: ha portato la danza moderna in televisione con Canzonissima, ha insegnato a tutti cosa è la sensualità con i suoi abiti audaci, ha condotto programmi innovativi, ha lanciato tormentoni musicali indimenticabili come “A far l’amore comincia tu”, “Tanti auguri” e “Fiesta”, ha fatto ballare a tutti, ma proprio a tutti il tuca tuca, il ballo ideato da Don Lurio considerato all’epoca un po’ spregiudicato. Il ballo con Enzo Paolo Turchi, che aveva scosso i benpensanti, fu censurato dalla Rai, perché considerato «indecente» e provocatorio, inadatto al prime time del sabato sera, fascia oraria dedicata alle famiglie. Diventò un tormentone grazie anche ad Alberto Sordi, diventato un ‘compagno’ di coreografia. Con proverbiale ironia l’attore sdrammatizzò le movenze sexy di quel ballo visto come scandalo.

Icona di stile, anticonformista e rivoluzionaria, Raffaella Carrà è stata molte cose. Oltre ad essere una straordinaria artista, è stata anche una donna simbolo di emancipazione e libertà. Ha sempre difeso i diritti delle donne e delle minoranze, diventando un punto di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo. È stata anche una pioniera per quanto riguarda i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+.

Un’icona senza tempo

Raffaella Carrà ci ha lasciato un’eredità preziosa: la sua arte, il suo coraggio, la sua libertà di spirito. Continuerà a vivere per sempre nei nostri cuori come un’icona senza tempo che ha illuminato il mondo con il suo sorriso e il suo talento. Una diva che fa ancora … rumore.