Borgo Pace, un degrado da ‘scenario post atomico’. La denuncia dei residenti e di Movimento in Libertà

Tante le segnalazioni dei residenti della zona raccolte da Movimento in Libertà che denuncia il degrado urbano in uno dei quartieri periferici di Lecce.

Silenthill o Borgo Pace? Così esordisce la vicepresidente di Movimento in Libertà, Elena Ottomano, interrogandosi sul decoro urbano che nel quartiere di Borgo Pace non sembra avere casa.

Tante le segnalazioni e le rimostranze da parte dei residenti della zona che si trovano costretti a vivere tra edifici fatiscenti, riparo di extracomunitari senza tetto, luoghi nell’abbandono più totale.

Sì, perché accanto a “oasi felici” quali lo Skate Park di recente riqualificazione e in gestione a privati e il Parco dei Colori – sempre in gestione privata – dove trovano divertimento tanti bambini, ci sono realtà di degrado più assoluto. Parliamo dell’ex palazzo Telecom dove trova rifugio gente di ogni tipo

“E’da giorni che monitoriamo la zona – spiega Elena Ottomano – costatando una costante frequentazione, sempre in crescita, di persone sospette arte al bivacco e all’uso della struttura come casa di accoglienza. Questa costruzione, oltre ad essere indecorosa ai fini estetici, rappresenta anche un serio pericolo per la precarietà strutturale in cui versa da anni; ci sono vetri rotti dappertutto ed altri lesionati, che possono rompersi da un momento all’altro, tutto ciò, ribadiamo, a due passi da un parco giochi, davanti al quale sono state bruciate anche delle sterpaglie i cui fumi sono stati respirati dai poveri ed innocenti avventori”.

Per non parlare dell’imponente struttura dell’ex manifattura tabacchi, ex Bat. La struttura copre una grossa porzione di territorio urbano che va da viale della Repubblica a via Dorso.

“A tal proposito, noi di Movimento in Libertà – aggiunge la Ottomano – ci chiediamo se una volta dismessi gli inceneritori, sia solo parzialmente usata da Bat come deposito e se si possa recuperare almeno la parte totalmente dismessa, se bonificata dall’amianto”.

“Ci chiediamo perché si continui a parlare di decoro urbano nascondendo queste situazioni sotto il tappetino dell’indifferenza, del non voler vedere, del puntare il dito sempre sugli altri, del non ascolto delle esigenze e dei reclami dei cittadini. Aspettiamo delle risposte alla nostra denuncia, sperando che anche questa volta non rimanga inascoltata” è la conclusione della presidente di Movimento in Libertà.



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