Secchi d’acqua sui clienti seduti ai tavoli sotto il suo balcone e un esposto in Questura la mattina del 26 dicembre. “Musica troppo alta” e “disturbo del riposo” queste le motivazioni dell’attore.
Una tranquilla serata a casa. Era questo il programma per la notte della vigilia di Gerard Depardieu, l’attore francese con residenza nel cuore del centro storico a Lecce. Proposito smorzato dal troppo chiasso – a suo dire – proveniente dal via vai di giovani che popolano la stradina di Via Cairoli. Non solo loro, però, la colpa. L’alterco, nella sera del 24, è avvenuto con il gestore di un frequentatissimo bar della via. L’attore e produttore francese si sarebbe recato nell’esercizio nella tarda nottata per chiedere a Fernando Carozzo (titolare del bar “Nando’s Bieretheque”) di abbassare la musica, ma dopo aver ricevuto da quest’ultimo un no secco avrebbe deciso di recarsi in Questura. Detto, fatto.
La mattina del 26 Depardieu si reca dagli agenti per raccontare, e denunciare, quanto accaduto. “Musica troppo alta” e “disturbo del riposo” queste le motivazioni che l’ospite illustre ha voluto far valere.
La polemica, però, non finisce qui. Si accende, anzi, pochi giorni dopo, quando Nando Carrozzo, presenta a sua volta una denuncia. Da una finestra di via Cairoli – ritenuta dal titolare quella di Depardieu- è stata gettata dell’acqua sui clienti seduti ai tavolini esposti dal locale. Ma non è ancora tutto. Nel giorno di natale, sempre il titolare del bar, avrebbe trovato l’auto dell’attore francese parcheggiata proprio davanti all’esercizio dove, di solito, vengono posizionati i tavolini per i clienti. L’incontro tra i due – avvenuto in seguito alla decisione di Carrozzo di recarsi a casa di Depardieu per chiedergli di spostare la vettura- sarebbe sfociato in una lite. Da qui, il susseguirsi delle denunce.
Quella di Gerard con il Salento sembra proprio essere una storia “odi et amo”. Dalla decisione di prendere casa in pieno centro storico alle beghe con locali e ristoranti. Questo territorio “mi piace da impazzire” aveva dichiarato, ma quanto accaduto durante le festività natalizie è l’ennesimo episodio di “insofferenza” dell’imprenditore francese. Tre anni fa, la cronaca locale lo vide protagonista per via del conto di un noto ristorante del centro, da lui giudicato troppo “salato”. Una cena a base di pesce fresco, offerta agli amici, per un totale di 370 euro.
