Sulle note della pizzica Cutrofiano omaggia Uccio Aloisi, a dieci anni dalla scomparsa

Un omaggio floreale, un’istallazione in piazza e musica in filodiffusione: così Cutrofiano omaggia Uccio Aloisi, simbolo della tradizione musicale salentina.

È una giornata totalmente dedicata ad Uccio Aloisi quella appena trascorsa a Cutrofiano, città natale di uno dei simboli della musica popolare salentina. A dieci anni dalla sua scomparsa, è ancora forte il ricordo del cantore de li “Ucci”, omaggiato sin dal mattino di ieri con una composizione floreale deposta sulla lapide del cimitero comunale dove campeggia l’epitaffio: “Chi ama la musica ama l’amore, chi non ama la musica non ama se stesso”.

Amava la musica, Uccio Aloisi, e l’ha fatta amare, nella sua terra, in Italia e anche all’estero, dove ha portato le note della pizzica salentina di cui è stato pietra angolare. E si riparte proprio dalla musica nel cimitero comunale, dove è sulle note di un violino che arriva l’omaggio dei familiari e di alcuni membri dello staff de “Li Ucci Festival”, alla presenza anche del sindaco Luigi Melissano.

Uccio rappresenta la storia di Cutrofiano, la storia della Cutrofiano popolare che si fa esempio di cultura ed esempio della tradizione”, sono le parole con cui il primo cittadino ricorda il cantore a dieci anni dalla scomparsa. “Uccio ha vissuto in anni difficili, ha vissuto facendo lavori pesanti – continua il sindaco Melissano – e questo lo si evince anche dalla sua cultura che è profondamente legata alla terra: è stato infatti uomo di terra ma anche scavatore di pozzi, riunendo la cultura di Cutrofiano, legata indissolubilmente alla pietra, alla terra e all’argilla”.

Nel pomeriggio un’istallazione simbolica è stata poi immessa in Piazza del Municipio, mentre dai balconi e dalle terrazze di Cutrofiano la musica di Uccio Aloisi ha risuonato in filodiffusione sino a sera.

“Sicuramente Uccio avrebbe meritato una festa più grande per questi dieci anni – afferma Antonio Melegari, presidente dell’associazione culturale sud.ethic – ma per via dell’emergenza abbiamo dovuto contenerci un po’. Però tra l’omaggio floreale e un po’ di musica nel cimitero e poi attraverso l’installazione in Piazza Municipio e la sua musica in filodiffusione siamo riusciti a ricordarlo a dovere”.