Discarica di Cavallino. Il Sindaco ‘Allarmismo ingiustificato, il problema non è nuovo’. Domani conferenza dei servizi

Il sindaco di Cavallino e l’assessore all’Ambiente hanno voluto mettere i puntini sulle i affidando in un comunicato alcune precisazioni. Per domani, intanto, è riconvocata la conferenza dei servizi.

Mai come in questo periodo la discarica di Cavallino, satura di rifiuti indifferenziati e quasi giunta al collasso, occupa le prime pagine dei giornali locali.  Una situazione se non di emergenza poco ci manca che ha spinto molti amministratori a riportare in auge la possibilità di un suo ampliamento o a rispolverare progetti di costruzione di nuovi impianti, destando non poche preoccupazioni dal punto di vista ambientale e sanitario.
  
Oggi a tentare di gettare acqua sul fuoco è il primo cittadino Michele Lombardi e l’assessore all’Ambiente Gaetano Gorgoni che, in una nota, hanno chiarito che le notizie sull’ampliamento e la triplicazione della discarica diffuse – a loro dire – da personaggi politici in cerca di visibilità sono false. Di più, servono soltanto a spargere ingiustificato allarmismo nella popolazione.
  
La necessità di fare chiarezza, soprattutto ai cittadini, ha spinto l’Amministrazione Comunale a precisare alcuni aspetti. Prima di tutto, la situazione di ‘emergenza’ che si profila non è nuova. «Si è verificata nel passato – si legge nel comunicato – ma, evidentemente, non sono stati tratti e recepiti gli insegnamenti che avrebbero potuto evitare il ripetersi di simili circostanze».
  
«Gli impianti per la gestione dei rifiuti sono unanimemente considerati indispensabili, com’è d’altronde il servizio che svolgono – continuano –  ma poi, nella quotidianità, vengono sistematicamente osteggiati per motivazioni diverse, che vanno dalla speculazione politica volta ad ottenere visibilità mediatica e facili consensi fino all’indisponibilità a volersi assumere qualsiasi tipo di responsabilità, fosse anche di fronte al rischio di generare un’emergenza dalle conseguenze imprevedibili».
  
Come spiega Sindaco e assessore all’Ambiente questo tipo di atteggiamenti ha come effetto quello di produrre ritardi e rallentamenti nei procedimenti istruttori – già di per sé lunghi e complessi – per l’approvazione di nuovi impianti dedicati alla gestione dei rifiuti.
 
Per i due amministratori del comune alle porte di Lecce il ciclo di gestione dei rifiuti è come una catena posta in tensione: se salta un solo anello, salta tutto il sistema.
   
«In questo scenario irto di difficoltà – continuano – il Comune di Cavallino non si è mai nascosto dietro un dito, si è sempre assunto le proprie responsabilità e ha dimostrato negli anni una capacità propositiva che, tra le amministrazioni pubbliche del territorio salentino, è rara come la proverbiale mosca bianca».
  
La soluzione per risolvere la crisi prima che assuma connotati di vero e proprio allarme è già stata progettualmente definita dall’U.T.C. di Cavallino su delega dell’OGA ed attende solo il via libera da parte degli Enti e delle Autorità coinvolte nel procedimento istruttorio.
  
Per questo, per domani è riconvocata la conferenza dei servizi preliminare per l’esame del progetto di ammodernamento della piattaforma di località Guarini, ai fini dell’immediato allestimento delle relative procedure di gara per l’attuazione degli interventi, rese impellenti non solo dalla situazione emergenziale ma anche dal rischio di perdere i finanziamenti già stanziati dalla Regione Puglia. Si precisa che il progetto da esaminare riguarda esclusivamente gli impianti tecnologici, perché la parte progettuale relativa alla discarica di servizio è stata stralciata.
  
Il progetto da esaminare mira a trasformare l’attuale impianto di trattamento meccanico-biologico per RSU di località Guarini in un impianto tecnologico altamente innovativo, in grado di massimizzare il recupero delle materie prime dai rifiuti e di ridurre al minimo i sovvalli da smaltire in discarica.
  
Data l’importanza dell’argomento, il Comune di Cavallino si auspica che «tutti gli Enti chiamati a vario titolo a partecipare alla conferenza dei servizi dimostrino il senso di responsabilità che sarebbe lecito attendersi soprattutto da ci ricopre importanti incarichi istituzionali, garantendo la necessaria ed indispensabile disponibilità al confronto costruttivo nell’interesse della collettività e per doveroso rispetto nei confronti dei cittadini che patiscono sulla propria pelle le conseguenze dell’incapacità decisionale che ha condotto il territorio alle soglie dell’emergenza».



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