
Per la Domenica delle Palme, la poetessa salentina Emanuela Rizzo dedica una poesia agli ulivi salentini che la xylella ha provato a ferire mortalmente. Ma un ulivo non muore, non muore mai, sopravvive a ogni taglio, germogliando dal basso anche se ha la chioma secca.
L’ulivo
Ricurvo,
piegato,
tenuto saldo
alle sue radici.
Unguento
di foglie
nell’orto
del Getsemani,
gloria
per gli innocenti.
Dalle strade
di Gerusalemme
nei cortei
di ogni tempo
resiliente
messaggero
lui resta,
sorretto
da bianche
colombe.
Non puoi ferire
un ulivo,
sopravvive
a ogni taglio,
germoglia
dal basso
anche se secca
la sua chioma.
Crocifisso
fu Gesù,
dal bacio
di Giuda,
all’ombra
degli ulivi.