Donati fegato e reni di una 70enne, dolore e coraggio al “Vito Fazzi” di Lecce

Il fegato e i reni di una 70enne, deceduta per le conseguenze di una gravissima emorragia cerebrale, continueranno a vivere in altre persone. Il prelievo multiorgano è stato possibile grazie ai familiari della donna, che hanno dato il consenso alla donazione.

Non è facile trasformare il dolore in “speranza”, aiutare chi ha bisogno in un momento in cui si deve fare i conti con la scomparsa di una persona cara. Serve un atto di coraggio, quello che ha avuto la famiglia di una 70enne, deceduta nella notte nel reparto di rianimazione dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Grazie ai parenti che hanno acconsentito alla donazione, il fegato e i reni della donna morta per le conseguenze di una gravissima emorragia cerebrale continueranno a vivere in altre persone. Dopo il «sì» è partita la complessa procedura.

Accertata la morte celebrale è partita la macchina che mette in rete diverse professionalità e attività: la verifica della possibilità di prelievo, l’individuazione della compatibilità degli organi e l’intervento delle équipe chirurgiche del “Fazzi” e dei colleghi arrivati da Bari per portare a termine il prelievo multiorgano. Il fegato della povera donna è stato destinato al Centro Trapianti della Sicilia, mentre i reni sono andati a Bari.

Ai familiari va il sentito ringraziamento della ASL di Lecce per la generosità del loro gesto, che rende ancora possibile la vita e lancia un fortissimo messaggio, capace di dare forma concreta al senso civico e all’altruismo: la donazione d’organi e le persone in attesa di trapianto ne hanno un enorme bisogno.



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