
Meno dolore, per quanto possibile, e più sorrisi. Tanti sorrisi, per cercare di rendere l’ospedale un posto più “umano” per i bambini. Per questo sono stati donati al reparto di Pediatria del “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli, un bilirubinometro che ‘semplifica’ la misurazione dell’ittero nei neonati, riducendo il numero di prelievi ematici che richiedono tempo e un rilevatore delle vene a raggi infrarossi che aiuta gli infermieri a ‘trovare’ il punto di inserimento dell’ago, stampando sulla pelle del bambino una immagine accurata del reticolo sanguigno. Meno tentativi, insomma, e più precisione per rendere meno ‘traumatici’ gli esami dei piccoli pazienti.
Un dono prezioso, possibile grazie a tre associazioni “Cuore e mani aperte – OdV”, presieduta da Don Gianni Mattia, “Amici di Anastasia”, presieduta da Antonella Alfarano e l’Asd Mtf Superbike di Gallipoli. E, soprattutto, grazie al cuore grande di chi cerca in qualche modo di aiutare.
Non serve attraversare gli stessi corridoi, frequentare le stesse stanze, percorrere le stesse strade di dolore per capire che la sofferenza può lasciare il posto ad un’emozione “amica”. Un cambiamento possibile solo spazzando via la paura con un sorriso, con i colori, con la magia, con un gesto di gentilezza. Ed ecco che le pareti si animano di fantasia e la tecnologia ci viene in soccorso, come se fosse una mano tesa che si trasformerà in un abbraccio, una carezza che non porta pianto.
«Nel corso degli anni ho incontrato tanti bambini nel loro percorso di vita. Non voglio definirlo percorso di malattia, perché i bambini non sanno cosa sia e quindi continuano a essere bambini che guardano al mondo con meraviglia e fiducia. Li osservi in questi letti più grandi di loro e vorresti poterli sollevare con ali d’Angelo per liberarli dal dolore e per restituirli sorrisi, colori, giochi e storie magiche» ha dichiarato Don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV che è riuscito a trasformare l’impotenza nel dover accettare le vie che la vita disegna per noi con la presenza di tutti i sostenitori. Presenza che poi diventa un dono, un piccolo/grande gesto.
«Il bilirubinometro – ha spiegato Don Gianni – permette di rilevare il livello di bilirubina nel sangue dei bambini senza bucarli, ma attraverso il sudore. Il rilevatore delle vene, invece, consente di evidenziare le vene più in superficie per far sì che esse possano essere trovate subito senza dover correre il rischio di procedere per tentativi. I bambini sono cuori delicati e il nostro desiderio più grande è quello di poterli liberare il più possibile dal dolore e dalla paura, fino a che non si potrà cancellare del tutto la malattia. L’amore è il dono più bello che si possa fare. Grazie a tutti».
Alla cerimonia erano presenti, oltre ai rappresentanti delle tre realtà associative, il Direttore Sanitario ASL Lecce, dott. Antonio Bray, la dottoressa Assunta Sapia, in rappresentanza della Direzione Medica di Presidio, il dottor Alessandro Tronci, ex primario del reparto e la dottoressa Roberta Inguscio, direttore responsabile f.f. dell’Unità Operativa interessata.
“Le donazioni odierne vanno nella direzione che da sempre si cerca di perseguire nel nostro reparto, vale a dire quella di ridurre il dolore e la paura dei piccoli pazienti e rendere quanto meno traumatico il loro soggiorno in un ambiente ospedaliero, senza però rinunciare a prestazioni di alta qualità ed efficacia» ha dichiarato la dottoressa Roberta Inguscio, del reparto di Pediatria di Gallipoli che ha voluto ringraziare le associazioni per la loro vicinanza, anche a nome dei bambini e dei loro genitori.
Il Direttore sanitario di ASL Lecce dottor Antonio Bray, nel portare il saluto del Direttore generale ha dichiarato: «Ringrazio MTF Superbike ASD e Gli Amici di Anastasia OdV per aver fatto rete con l’associazione Cuore e mani aperte. Sono tutte testimonianze e prova della grande attenzione per l’umanizzazione delle cure in un reparto quale quello di Pediatria di Gallipoli che, con il suo punto nascita, rappresenta per la ASL un indispensabile presidio a garanzia della continuità assistenziale perinatale. Il Presidio di Gallipoli in particolare sta assumendo sempre più un ruolo strategico di riferimento per l’area vasta sud ovest del Salento. La rete assistenziale pediatrica trova nel Presidio di Gallipoli un modello operativo che partendo dallo Scap evolve nel Pronto soccorso pediatrico e prende in carico il bambino in tutte le sue necessità assistenziali di primo livello. Proprio a Gallipoli è previsto nel piano emergenza estate 2023 l’istallazione di un pre-triage per la saturazione del Pronto soccorso che permetterà una migliore gestione del paziente critico pediatrico e adulto»”.