Dopo 20 anni al ‘Fazzi’ arriva il nuovo angiografo. Dott. Fischietti: ‘fondamentale per studiare i pazienti’

L’ospedale Vito Fazzi di Lecce si dota di un nuovo angiografo. La vecchia attrezzatura va in pensione dopo essere stata ferma per un mese lo scorso dicembre e la Asl ha deciso quindi di anticipare la fornitura.

Dopo venti anni di “onorata carriera”, il vecchio angiografo dell’Emodinamica dell’ospedale “Vito Fazzi” va in pensione. Dopo anni di servizio, negli ultimi periodi la fondamentale attrezzatura aveva inziato a dare segni di invecchiamento, fino a fermarsi del tutto e per un intero mese lo scorso dicembre. Ora però la Asl di Lecce ha deciso di correre ai ripari, anticipando la fornitura di uno degli Angiografi Philips Allura FD 20 C.
 
“L’angiografo che abbiamo ha 20 anni – commenta il dottor Dionigi Fischietti, emodinamista che con l’angiografo ci lavora ogni giorno – come ogni apparecchiatura andrebbe sostituito dopo 10 anni, soprattutto le apparecchiature diagnostiche che lavorano sul cuore. L’angiografo è una macchina fondamentale per studiare i pazienti con patologie cardiache: sia sulle coronarie, sia sulle valvole cardiache. Possiamo lavorare infatti anche sulle arterie del collo, sulle carotidi, sull’aorta toracica addominale e sulle arterie degli arti inferiori. In pratica su tutto il corpo”.
 
Insomma, una “macchina” capace di analizzare organi fondamentali e delicati e che per funzionare al meglio non può mai fermarsi. «Infatti, se si dovesse bloccare improvvisamente il nostro angiografo – prosegue  Fischietti – visto che non abbiamo altre possibilità, da appena un mese portiamo il paziente nella sala angiografica della Neuroradiologia diretta dal dottore Lupo, dove è stato fatto un adattamento per queste situazioni. Prima lo dovevamo portare, così tutto intubato e cateterizzato, alla clinica Città di Lecce”.
 
Ora però tutto è pronto a rimettersi in moto. Presso l’Emodinamica del “Vito Fazzi” si continuano a fare circa 1.750 procedure l’anno. Una media di quasi 5 esami diagnostici-interventistici al giorno, compresi i festivi. “L’esame diagnostico più utilizzato – rende noto Salute Salento – è la coronografia. Se ne fanno 1400 l’anno.  Segue l’Angioplastica, con 750 procedure. Per un tale volume di lavoro, stando alle linee guida nazionali, occorrerebbero 2-3 angiografi. E soprattutto una “sala ibrida” (dove far lavorare gli emodinamisti assieme ai cardiochirurghi). Sala che oggi al ‘Fazzi’ non c’è”!
 
Parallelamente all’arrivo nel nuovo angiografo, infine, l’ufficio tecnico dell’azienda sanitaria nei giorni scorsi ha appaltato i lavori per l’adeguamento e l’allestimento della relativa sala e degli impianti  alla ditta Ste.Mar di Calimera che ha presentato il ribasso più consistente. L’impresa salentina realizzerà i lavori per un totale di 154.591 euro.



In questo articolo: