Dopo 70 anni la verità sulla scomparsa del leccese Pippi Cannoletta, ucciso dagli Americani durante la seconda guerra mondiale

Grazie alla ricerca storiografica del parlamentare Andrea Augello, le nipoti del soldato leccese Pippi Cannoletta hanno ritrovato il luogo preciso in cui fu ucciso lo zio nella II Guerra Mondiale, quando partì in guerra per la Sicilia e non fece più ritorno.

Luigi non si dava pace, era convinto che il fratello Giuseppe fosse vivo da qualche parte, che vivesse la sua vita, magari immemore di tutto ma che un giorno sarebbe tornato. Per l'occasione Luigi avrebbe organizzato una grande festa con le sue tre figlie e la moglie per celebrare il ritorno del fratello scomparso mentre combatteva per la patria durante la Seconda Guerra Mondiale.

La festa Luigi non la fece mai perché il fratello non è mai tornato ma oggi, finalmente, sappiamo il motivo, conosciamo le causa della sua scomparsa, avvenuta nel luglio del 1943 in Sicilia. Intanto Luigi non c'è più, ha portato in cielo con sé la speranza di sapere la verità sulla sorte del fratello, e la verità quasi sempre si presenta, in forma beffarda o con le sembianze di una vecchia signora. Ma è la verità.

Il giovanissimo soldato leccese Giuseppe Cannoletta venne fucilato a Gela il 14 luglio del 1943 nella ormai famigerata strage di Biscari quando l'esercito americano ricevette l'ordine di uccidere i prigionieri italiani catturati nel corso delle schermaglie che seguirono lo sbarco degli Alleati in terra siciliana, da dove successivamente si sarebbe passati alla graduale liberazione dell'Italia.

Ma fino all'8 settembre del 1943 Americani e Inglesi da una parte e Italiani dall'altra erano nemici. Gli Alleati giunsero in Italia proprio per contenere e riportare a più miti pretese le mire espansionistiche dell'Asse Roma-Berlino. Ma prima dell'armistizio firmato a Cassibile il 3 settembre e reso noto 5 giorni dopo, i soldati italiani erano un obiettivo da colpire.

La storia della triste fine di Giuseppe Cannoletta oggi è nota finalmente, dopo più di 70 anni, anche grazie al lavoro di ricerca storiografica condotto dal parlamentare Andrea Augello che racconta eventi e retroscena di quel terribile giorno di guerra a Gela e lo fa mirabilmente nel suo libro "Uccidi gli italiani, Gela 1943, la battaglia dimenticata".

Nei giorni scorsi le nipoti di Pippi Cannoletta, figlie del fratello Gino, hanno raggiunto il luogo della strage e individuato il punto preciso in cui venne fucilato lo zio, che oggi appartiene al patrimonio della memoria nazionale. La guerra non fa distinzioni tra buoni e cattivi e la morte è sempre la stessa cosa, sia per chi cade, sia per chi spara per primo. Belli e brutti, ricchi e poveri, buoni e cattivi, oggi sono tutti uguali. 

Luigi intanto ha ritrovato il fratello in cielo, tanto lo sapeva che sarebbe successo.



In questo articolo: