Il primo Dylan Dog nel lontano 25 settembre del 1986

Era un giovedì, e quel giorno iniziavo il liceo, quando in apertura dell’edicola acquistai ‘L’alba dei morti viventi’, il primo numero di quello che sarebbe diventato un fumetto leggendario

Lo chiamavo Dailan, e non ero certo il solo, tanto che alcuni mesi dopo fu lo stesso autore a chiarire in una storia scritta ad hoc che si pronunciava Dylan, come Bob, il famoso cantante.

Era iniziata la raccolta di un fumetto che per i primi anni è stato non solo bellissimo, ma addirittura una mania, per me che da lettore di Tex avevo trovato in quarta di copertina la pubblicità di un non meglio identificato ‘indagatore dell’incubo’. La trovai una cosa interessante e mi appostai per comprarlo, il primo, il secondo, poi il terzo e poi per anni…

Avevo 14 anni quando Dylan Dog fece la sua comparsa sulla scena della letteratura horror italiana, frutto del genio di Tiziano Sclavi, merito dell’impareggiabile Sergio Bonelli Editore.

Ero così appassionato, o peggio, che ogni tanto prendevo gli albi e li stendevo per terra, uno accanto all’altro, esattamente come ho fatto per la foto che abbiamo pubblicato, e me li guardavo tutti insieme dopo averli letti e riletti anche dieci o venti volte. Passioni giovanili, sì appunto, poi sfumate quando il mestiere del giornalista tolse tempo e spazio alla lettura dei fumetti. Lo abbandonai, forse vigliaccamente, non dico a quale numero, ma quando giorni fa, dopo aver recuperato i pesanti scatoloni da casa dei miei genitori, ho cercato in casa uno spazio per risistemare la collezione, originale e conservata ad arte, ho incrociato lo sguardo di mia moglie che sembrava voler dire ‘o tu o lui’.

Beh vecchio Dailan, dopo 37 anni ti posso considerare ormai una vecchia fiamma… Non esser geloso se Tex il posto ce l’ha qui davanti a me, mentre scrivo, perché non sempre lontano dagli occhi vuol dire lontano dal cuore.

P.S. A proposito, se mi interrogate con una benda sugli occhi vi dico ancora titolo dopo titolo e disegnatore dopo disegnatore. Con le passioni adolescenziali non si scherza.