Il problema è serio e per nulla da sottovalutare. Il nuovo anno accademico, infatti, sebbene non ancora inaugurato ufficialmente dal Magnifico Rettore Zara, si è aperto con una spiacevole sorpresa per gli studenti che frequentano i loro corsi di studio presso l’Ecotekne. Il polo dell’Università del Salento a pochi passi da Monteroni, infatti, che racchiude le facoltà di Giurisprudenza, Economia, Ingegneria, Matematica e Scienze naturali, in questi primi giorni di lezione sta soffrendo una grave carenza di punti ristoro.
I bar presenti presso il polo extraurbano, fino a poche settimane fa, erano ben tre: uno individuato presso la facoltà di Economia, uno per la facoltà di Ingegneria e l’ultimo per il polo di Giurisprudenza. Una tripartizione che ben sopportava le esigenze di centinaia di studenti e professori che quotidianamente popolano il campus dell’Ateneo salentino. Purtroppo, però, di questi tre punti ristoro, due si trovano attualmente con i lucchetti chiusi: a sopravvivere, infatti, è solo lo snak bar di Giurisprudenza.
In particolare, dallo scorso 20 settembre il bar della facoltà di Ingegneria, non ha potuto aprire agli studenti nel loro primo giorno di lezione a causa della sopravvenuta data di scadenza del mandato di gestione della ditta uscente. Fin qui pare tutto nella norma. Il problema, però, sorge quando la gestione uscente decide di impugnare la nuova assegnazione del locale di ristorazione davanti al Tar di Lecce in merito alle procedure di affidamento verso la nuova conduzione. Il Tar si pronuncerà il prossimo 10 dicembre, ma nel frattempo gli studenti restano orfani del loro bar, costretti a riversarsi tutti presso la Facoltà di studi giuridici.
‘In qualità di associazione universitaria ci è sembrato indispensabile informarci su una questione che ha sollevato grandi polemiche tra gli studenti – dichiarano i rappresentanti di Icaro. Il servizio di ristorazione di cui molti dei nostri colleghi sono stati privati crea loro un disagio. A ciò va aggiunto il problema che stanno affrontando tutte le persone per cui quel posto rappresentava un impiego. Il problema, infatti, non riguarda solo i disagi degli studenti, ma anche il lavoro di decine di impiegati, oltre alla verifica delle procedure di assegnazione eseguite dall’amministrazione universitaria.
Ecco, quindi, la proposta: ‘Sarebbe auspicabile – concludono gli studenti – che, in alternativa alla sospensiva, almeno sino alla pronuncia del Tar venisse concessa una proroga ai vecchi gestori onde evitare che il disservizio si prolunghi troppo a lungo, permettendo cosi a diverse persone di poter continuare ad offrire un servizio e avere un posto di lavoro’.
