Posso dire a mia figlia di evitare di andare nel bosco per non incontrare il lupo? O devo concentrarmi solo ed esclusivamente sull’eliminazione dei lupi? Posso dirle di stare lontana dai luoghi dove abitano gli orchi, o ne penalizzo l’equilibrio nell’età evolutiva? Chissà se è possibile ancora metterla in guardia sui pericoli del mondo di là fuori, o se, così facendo, offendo la sua intelligenza e la sua autonomia di pensiero, oltreché la sua dignità di donna.
Vorrei tanto incoraggiarla ad uscire con gli amici, ma al tempo stesso vorrei metterla in guardia sul rischio droga e sul rischio alcol. Mi piacerebbe dirle che droga e alcol non fanno danni solo alla lunga, ma anche nell’immediato, perché ti fanno perdere coscienza di te, e sono un apripista per pericoli e violenze. Del resto non ci si mette alla guida di un’automobile dopo aver bevuto perché non si è più padroni di sè, dei propri sensi e delle proprie performance cognitive, questo vale anche senza un volante sotto mano, vale comunque, perché non si è più presenti a se stessi e si aprono voragini nella memoria. Non so se offendo l’integrità morale di mia figlia nel dirle di nascondere bene i soldi perché è possibile che qualcuno la derubi, e quindi in attesa di eliminare la razza dei ladri e dei rapinatori dalla faccia del pianeta, non so se sbaglio a dirle di evitare di attraversare strade buie o di chiudersi in casa a chiave di notte.
Come genitore, ormai non so più come si fa. Perché quello che mi dicevano e facevano mia madre e mio padre oggi è praticamente da pena di morte.