Si avvicinano a grandi tappe le date del 22 e 23 maggio, date in cui gli studenti dell’Università del Salento saranno chiamati alle urne del voto telematico per il rinnovo delle rappresentanze studentesche. Si voterà, come noto, con il sistema informatico uVote attraverso il quale gli iscritti in uno dei tanti corsi di laurea dell’Unisalento sceglieranno i loro rappresentanti nei vari consigli didattici, di dipartimento e di facoltà.
L’attenzione però è focalizzata soprattutto sugli organi collegiali: Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Comitato Unico di Garanzie e Consiglio degli Studenti. Per questi consessi ‘apicali’ si giocherà la vera partita tra associazioni, movimenti e liste in corsa.
Oggi LecceNews24i.it incontra Andrea Caramia, studente di Giurisprudenza, presidente dell’associazione Icaro e candidato con la sua lista al Senato Accademico. Icaro, che si presenta all’elettorato studentesco per la terza volta dalla sua nascita, punta certamente a consolidarsi, puntando forte in alcune facoltà-chiave che potrebbero trainare a un ragguardevole risultato generale.
Andrea Caramia, cos’è Icaro Unisalento? Raccontaci la vostra storia…
“Icaro Unisalento è un’associazione studentesca universitaria nata cinque anni fa dall’idea di un gruppo di amici. Icaro non è legata da alcun vincolo sindacale o partitico e non si fa influenzare da chi vede in questa Università una fonte di guadagno o interesse. Non abbiamo finanziamenti, sovvenzioni, spintarelle da nessuno. Icaro è libera, e in quanto tale è per le persone libere: questa libertà non ha prezzo.Siamo in primis un gruppo di amici universitari che tra una chiacchiera e l’altra discute su cosa poter fare per aiutare gli studenti e per migliorare l’Università. Per noi l’associazionismo è puro volontariato: aiutare il prossimo non ha un secondo fine. Non ci interessa il tuo orientamento politico o religioso e nemmeno la tua etnia: noi ti aiuteremo a prescindere da tutto ciò e lotteremo affinché i tuoi diritti vengano rispettati”.
Qual è la vostra idea di Università? Cosa mette al centro il vostro programma?

“Per noi l’Università deve essere luogo di incontro e di crescita, luogo di dibattito e arricchimento culturale. L’Università non deve essere un sistema chiuso: sono necessari punti di contatto e interazione con l’esterno per ampliare la propria offerta formativa. L’Università deve quindi essere ‘dinamica’ per offrire un’ottima formazione, anche culturale. Il nostro programma mette al centro lo studente: borse di studio, Erasmus, trasporti, inserimento nel mondo del lavoro, aule studio e corsi di tutorato sono fondamentali per lo studente. A questo quindi bisogna aggiungere seminari interdisciplinari e di attualità per ampliare il nostro bagaglio culturale e comprendere meglio ciò che succede attorno a noi. Sogniamo un’Università che lo studente possa vivere a 360°: molti non sono a conoscenza dei servizi a loro disposizione a partire dal parcheggio gratuito sino a diverse agevolazioni in determinate attività. Per ovviare parzialmente al problema abbiamo protocollato una richiesta per la creazione del badge universitario. Il badge potrebbe permettere agli studenti di usufruire di questi servizi e agevolazioni e di sostituire in toto il libretto universitario”.
A quale organo ti sei candidato? Di cosa si occupa? Perché hai scelto di candidarti?
“Sono candidato al Senato Accademico: è l’organo competente a formulare proposte e pareri obbligatori in materia di didattica, di ricerca e di servizi agli studenti nonché di attivazione, modifica o soppressione di corsi, sedi, dipartimenti, scuole. Ho scelto di candidarmi per rappresentare al meglio tutti gli studenti diventandone loro portavoce negli Organi Centrali dell’Università facendo solo il loro interesse senza alcun vincolo politico e sindacale. Aiuto tutti i miei colleghi fin da quando ho messo piede in Università; essendo uno studente pendolare non è stato per me facile portare avanti tutti questi impegni ma, giorno dopo giorno, grazie al feedback positivo degli studenti, continuo a capire che questa è la strada giusta e oggi sono qui per mettermi in gioco”.
L’Università del Salento è una delle realtà civiche più importanti del territorio. Cosa serve per farla crescere?
“L’Università del Salento è una delle realtà civiche più importanti del territorio e questo è innegabile. Ritengo fondamentale per farla crescere un lavoro sinergico tra l’Università, il Comune, la Provincia e la Regione; sfruttare al meglio ciò che offre il nostro territorio per offrirne i ‘frutti’ agli studenti è l’obiettivo che si deve porre la nostra Università. Una crescita dell’Università stimolerebbe gli i nostri conterranei a non andare altrove a studiare, rimanendo nella loro terra per realizzare i loro sogni”.
Un appello finale…
“Un appello va ai futuri rappresentanti degli studenti: che, indipendentemente da come vadano queste elezioni, spero mettano da parte la politica e le sigle. Bisogna pensare solo al bene dello studente senza farsi la guerra per ogni tematica. C’è bisogno di collaborazione, è solo così che tutti insieme possiamo migliorare la NOSTRA Università”.
