-3! Ultimi tre giorni di propaganda elettorale, poi sarà tempo di riflessione e soprattutto di voto per gli studenti dell’Università del Salento. Martedì 22 e mercoledì 23 maggio, infatti, sono in programma le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche in seno a tutti gli organi d’Ateneo. Dai singoli Consigli di dipartimento, fino agli organi centrali, la battaglia si combatte veramente sul filo del rasoio. Ci sarà da lottare in primi contro l’astensionismo anche in ambito studentesco, ma più di ogni altra cosa ci saranno da convincere gli scettici e gli indecisi a scegliere di sostenere il proprio programma.
Dieci le liste in campo tra singole associazioni, coalizioni e dottorandi, ma la vera partita per gli organi più importanti (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, CUG, CUS e Adisu) si giocherà tra quattro schieramenti.
Oggi si conclude il ‘viaggio’ di incontri di LecceNews24.it con i candidati delle varie associazioni in campo: ascolteremo oggi le proposte, le idee e i progetti di Link Lecce-Coordinamento Universitario, la storica associazione sindacale studentesca dell’Unisalento, in campo anche ques’anno con decine di candidati in ogni organo. Link, come ogni anno, parte dalla pole positione anche questa volta punta a confermarsi in ogni Facoltà. Ne parliamo con Asia De Vito, studentessa di Lingue, candidata al Consiglio degli Studenti.
Asia De Vito, cos’è Link Lecce? Raccontaci la vostra storia…
“LINK Lecce – Coordinamento Universitario è un’associazione studentesca che opera sul territorio e nell’ambito accademico del Salento da ormai diversi anni. Siamo un’associazione sindacale ed è tramite i nostri rappresentanti eletti, attraverso il confronto costante con gli studenti e gli strumenti di comunicazione social, che riusciamo a portare avanti le nostre battaglie, basate sulla nostra idea di welfare studentesco, incentrate sul diritto allo studio e la qualità della didattica. Promuoviamo il mutualismo come strumento di solidarietà tra studenti, con l’obiettivo di estendere la partecipazione democratica e l’aggregazione studentesca, tramite assemblee pubbliche, momenti di confronto sulla società odierna e su ciò che circonda. Vivere come universitari in un contesto cittadino che non permette il pieno sviluppo delle proprie competenze, passioni e interessi, ci spinge a mettere in rete e condividere rivendicazioni con tutte le realtà cittadine e provinciali che cercano di costruire, come noi e insieme a noi, un’alternativa sociale”.
Qual è la vostra idea di Università? Cosa mette al centro il vostro programma?

“La nostra idea di università può essere riassunta in quattro parole chiave: pubblica, gratuita, libera e di qualità. Da anni ci battiamo per provare a garantire l’accesso libero all’Università a tutte e tutti, provando ad abbattere i gravosi costi che gli studenti devono sostenere, quali tasse, materiale didattico, trasporti, affitto e così via. Proprio per questo motivo lavoriamo sul diritto allo studio: infatti, grazie alla nostra azione di rappresentanza in Consiglio d’Amministrazione Adisu, anche quest’anno siamo riusciti ad ottenere la copertura totale, seppur con tempi di erogazione troppo lunghi. In continuità con un lavoro portato avanti a livello nazionale con la proposta ALL-IN sul diritto allo studio universitario, lo scorso anno nel nostro ateneo abbiamo riaperto la discussione sul sistema di tassazione, ottenendo l’approvazione della nostra proposta in Consiglio d’Amministrazione, che innalza fino a 16000 la soglia della ‘No Tax Area’, elimina le tasse aggiuntive per gli studenti al primo e secondo anno fuori corso, garantendo così una maggiore sostenibilità economica sulla quale vogliamo continuare a lavorare nei prossimi anni. A questo possiamo accostare il lavoro portato avanti dal 2013 per ridurre i costi degli abbonamenti Sgm, che quest’anno hanno visto un ulteriore abbattimento. Inoltre abbiamo ottenuto, dopo anni di battaglie sugli spazi universitari e sul fondamentale ruolo sociale che rivestono, l’apertura della biblioteca Studium 2000 anche in orari serali e nei weekend, che verrà discussa in maniera definitiva nel Consiglio d’Amministrazione del 23 maggio”.
A quale organo ti sei candidata? Di cosa si occupa? Perché hai scelto di candidarti?
“Sono candidata al Consiglio degli Studenti, organo costituito esclusivamente dalla componente studentesca (nello specifico uno studente per ogni corso di laurea), che ha funzione di impulso e proposta per gli organi di governo. Il CdS, inoltre, ha facoltà di vincolare ogni anno un fondo pari al 2% delle tasse degli studenti versate nell’anno precedente per realizzare progetti, interventi che migliorino e amplino la didattica. Per questo diamo un’importanza fondamentale al Consiglio degli Studenti, in quanto guardiamo all’università come un luogo di formazione, di crescita, di conoscenza; e proprio per questo ogni anno presentiamo decine di progetti che vadano a incrementare l’offerta formativa, proponendo dibattiti e seminari su argomenti di attualità o di interesse generale: l’università ha il compito di formare un cittadino attivo, un soggetto pensante e dotato di senso critico, che non sia avulso dalla realtà che lo circonda”.
L’Università del Salento è una delle realtà civiche più importanti del territorio. Cosa serve per farla crescere?
“Riteniamo sia fondamentale riporre l’attenzione sulla didattica, la ricerca, e la terza missione dell’Università, per far crescere il nostro ateneo. Soprattutto per quanto riguarda le Magistrali, ci rendiamo conto, attraverso le continue segnalazioni degli studenti, di come risultino essere una mera riproduzione di ciò che avviene in triennale, con la ripetizione dei programmi, per questo auspichiamo l’apertura di nuove magistrali e la rimodulazione dei piani di studio per quelle già esistenti. Inoltre, così come avviene sul piano nazionale, c’è un definanziamento e un disinteresse crescente per la ricerca, che dovrebbe essere rivalutata e riportata al centro dell’attenzione”.
Un appello finale…
“L’invito che facciamo a tutti gli studenti è quello di recarsi ai seggi nei giorni 22 e 23 maggio, indipendentemente dall’associazione nella quale decideranno di riporre la loro fiducia. Invitiamo infatti gli studenti a esprimere un voto consapevole, informandosi sui programmi, prestando particolare attenzione a ciò che è stato fatto in questi anni e a ciò che si ha intenzione di fare. Non puntiamo su slogan blandi e illusori, ma lasciamo che le nostre vittorie e il nostro lavoro parlino per noi”.
