Emergenza graffiti nel centro storico, Amato (Retake Italia) ‘Serve prevenzione nelle scuole’

Emergenza graffiti e scritte sui muri, momento critico per il decoro urbano. Secondo Amato dell’Associazione Nazionale per il Decoro Urbano serve prevenzione nelle scuole e collaborazione tra amministratori e cittadini.

Nuovo momento critico per le bellezze del centro storico, deturpate dalle bombolette spray dei graffitari. A lanciare il nuovo allarme è Giovanni D'Agata, Presidente dello Sportello dei Diritti che esprime la forte preoccupazione per quello che dovrebbe essere il 'salotto della città', il centro storico, bersagliato nuovamente da scritte sui muri, disegni di improvvisati artisti che tuttavia, secondo D'Agata, dimostrano di non avere a cuore il patrimonio artistico della città.
Le considerazioni di D'Agata attengono in special modo alla insufficienza del sistema di sorveglianza con telecamere che fatica a cogliere i volti dei responsabili, maggiormente attivi nottetempo.
 
Secondo Andrea Amato, Presidente dell'Associazione Nazionale per il Decoro Urbano, si tratterebbe esclusivamente di un alibi per l'amministrazione comunale che avrebbe agilmente l'opportunità di risolvere l'annosa questione con una misura di prevenzione nelle scuole.
 
Infatti, lo strumento della prevenzione nelle scuole, già ampiamente collaudato ed utilizzato in tutte le città in cui è operante l'Associazione, trova un riscontro positivo ed una diminuzione del fenomeno del graffitismo. Come racconta Amato, la prevenzione si avvale dell'apporto di volontari che coinvolgendo i giovani studenti nelle attività di pulitura della città, li educano alla cura del territorio e delle sue bellezze. Invece, per tutti quanti vengono sorpresi ad "imbrattare" i muri delle città, Amato spiega che è prevista una pena pecuniaria pari al danno causato.
 
Secondo il Presidente dell'Associazione Nazionale per il Decoro Urbano, l'amministrazione non limitarsi a ripulire i graffiti , installare qualche telecamera e pensare di aver risolto il problema: "sensibilizzare i cittadini serve a ridimensionare il fenomeno ed è necessaria inoltre la collaborazione attiva della città.
Questo sistema preventivo e collaborativo è già in funzione in città come Roma, Milano, Torino, Come, ma anche Bari dove si è costituito un gruppo di volontari per perorare la causa del decoro urbano e i risultati ci sono" spiega Andrea Amato.
 
In sintesi, l'amministrazione comunale dovrebbe investire in un progetto più ampio, ma non dovrebbe essere lasciata sola, servirebbe anche una spinta organizzativa in attività di difesa del decoro da parte della società civile.
 
 
di Valentina Petrucci



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