Emergenza idrica, il Salento soffre ancora per l’acqua col contagocce

Non si ferma l’emergenza idrica sul territorio e dai rubinetti scende appena un filo d’acqua. Tante le segnalazioni e le richieste.

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I disagi ci sono tutti e purtroppo si stanno prolungando nel tempo.

L’estate secca

La storia ha avuto inizio l’estate passata quando la carenza di acqua dovuta alla siccità che prosciugava gli invasi di Basilicata e Campania determinò i primi allarmi. Allora, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, emanò una delibera per evitare gli sprechi e l’Aqp stilò un vademecum.

A fine settembre, poi, l’Azienda comunicò la decisione di ridurre la pressione dei rubinetti a causa della crisi idrica. Insomma, ci si trova di fronte all’annoso problema di carenza d’acqua.

Il problema serio è che non tutte le abitazioni e i condomini possono contare su autoclave o serbatoi d’acqua e la conclusione è che, come accaduto a cavallo di Capodanno, tanti comuni hanno dovuto fare i conti con i rubinetti a secco.

Salento senz’acqua

Da Lizzanello a Cavallino-Castromediano, passando per Martignano, Calimera, Vernole e Melendugno. Le segnalazioni giunte in redazione non sono state poche: famiglie senz’acqua in pieno periodo di festività. Non solo, da Martignano qualcuno continua a segnalare che la pur poca acqua che arriva nei lavandini è anche gialla (e probabilmente non adatta al consumo) ma questo è un problema che va verificato poiché, interpellati gli uffici dell’Aqp dai diretti interessati, non ci sono state risposte e pare non siano previsti interventi per eventuali guasti. Tant’è.

Condotte da ammodernare

Va detto pure che l’Aquedotto Pugliese è da tempo impegnato a ridurre gli sprechi dovuti alle perdite delle condotte che servono i territori, accelerando il percorso di ammodernamento della rete: nel 2017 si è parlato del ben il 40% della perdita di acqua e questo è un dato che fa rabbrividire, soprattutto quando si parla di assenza del bene più prezioso per l’uomo.

Ed ora, molti comuni salentini si sono attivati per ridurre il disagio ai cittadini, ma rimane sempre che dai rubinetti l’acqua esce a filo. Siamo ormai nel 2018 e certamente quest’immagine non fa bene al territorio e al suo appeal che a fatica si è costruito nel tempo. Le Istituzioni devono intervenire così come la politica. Non si può perdere tempo.



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