Emergenza siccità, anche la Puglia boccheggia. A rischio, tra gli altri, le colture di pomodori e i vigneti

E’ allerta in tutto il Vecchio Continente per la carenza di precipitazioni. Stato di Calamità in Emilia Romagna, ma a soffrire è anche la Puglia. Il Ministro per le Politiche Agricole riceve l’interrogazione del M5S. Il commento del Presidente di Copagri, Fabio Ingrosso.

La siccità sta mettendo in ginocchio l’Italia e l’Europa intera. Il gran caldo e le temperature sopra la media stanno dando non pochi problemi. Nel nostro Paese le prime misure sono state approvate dal Consiglio dei ministri in queste ore e toccano le province di Parma e Piacenza che ad oggi appaiono le più colpite dalla siccità.
 
Le fonti parlano chiaro: è dal 1971 che il nostro Paese non assiste ad una primavera tanto asciutta, che ha fatto registrare un calo di precipitazioni pari a quasi il 50% rispetto alla media. Sotto la lente anche Piemonte, Sicilia a Sardegna.
 
E la Puglia? Secondo quanto diffuso lo scorso 10 giugno da Coldiretti, a maggio di quest'anno in Puglia le piogge sono diminuite del 49,3% e dal 2012 ad oggi si registra un dato preoccupante: – 26%. E’ allarme siccità anche nel Tacco dello Stivale, quindi, e a soffrirne, ovviamente, è il comparto agroalimentare. “Gli agricoltori devono ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, sono a rischio dagli ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche girasoli, i vigneti e il fieno per l’alimentazione degli animali” hanno affermato da Coldiretti.
 
Dal Salento gli esperti del settore sottolineano, in particolare, quanto sta caratterizzando la ventilazione sul territorio: a differenza degli anni più recenti non è lo Scirocco umido a farla da padrone, quanto piuttosto una Tramontana secca, come quella registrata la scorsa settimana. Un tasso di umidità al di sotto della media, che, se da un lato evita il proliferare di quei batteri tipici che intaccano le piante, dall’altro mettono in sofferenza le intere colture.
 
Sul tema è intervenuta la senatrice salentina del Movimento 5 Stelle, Daniela Donno, la quale ha presentato un'interrogazione indirizzata ai Ministri delle Politiche agricole e dell'Ambiente.
 
"Chiediamo ai ministri di predisporre idonee misure a sostegno degli operatori agricoli che hanno subito ingenti perdite di produzione, proprio a causa della siccità – afferma la senatrice – Va predisposto con urgenza un piano di azioni volto a individuare immediate soluzioni per il contenimento del rischio connesso ai cambiamenti climatici registrati. Va poi soddisfatto il fabbisogno idrico nelle aree rurali colpite, promuovendo una virtuosa politica gestionale delle acque e lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto, in un'ottica di tutela e garanzia della competitività del settore agroalimentare italiano".

A intervenire sull'emergenza siccità anche il Presidente di Copagri, Fabio Ingrosso: “I cambiamenti climatici in corso mettono sempre di più a dura prova l'agricoltura italiana: le temperature registrate negli ultimi giorni in tutta Italia stanno creando allarme, oltre che giustificata tensione per la sorte delle produzioni.
  
Occorre predisporre con urgenza un piano d'azione volto a individuare immediate soluzioni per il contenimento del rischio connesso alla perdita della produttività; in tal senso, si ritiene opportuno definire strategie idonee a soddisfare il fabbisogno idrico delle aree rurali colpite, puntando su adeguate politiche di gestione delle risorse idriche e sullo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto, in un'ottica di tutela e garanzia della competitività del settore agroalimentare italiano e, in particolare, Pugliese. Numerose risultano, infatti, le problematiche che stanno recentemente devastando il nostro territorio e con esso le imprese".



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