Emergenza xylella, olivicoltori e vivaisti firmano la class action

Dopo mesi di dichiarazioni conflittuali da una parte e rassicuranti dall’altra, i florovivaisti e gli olivicoltori del Salento guidati da Piero Tunno decidono di scendere in campo in maniera determinata. In questi giorni si raccolgono le firme per la class action.

Proprio ieri era giunta la notizia che da Bruxelles qualcosa si muoveva per allentare le misure restrittive sulla movimentazione di piante e vegetali presenti nei vivai salentini, costretti alla quarantena dal batterio killer della xylella. Troppo tardi, evidentemente, per i vivaisti salentini che, non solo non tornano indietro, ma, anzi, accelerano sulla strada della class action contro le istituzioni responsabili del danno subito da aziende e territorio.

È un grido di dolore prima ancora che di allarme quello che viene lanciato da Piero Tunno florovivaista salentino a capo di una vera e propria alzata di scudi da parte degli imprenditori che operano in un comparto messo in ginocchio dalla xylella. Proprio oggi, infatti, si è concluso l’incontro presso il mercato dei fiori di Taviano, in cui si sono raccolte le firme per la già comunicata class action, ovvero l’iniziativa con la quale tutti gli olivicoltori e i florovivaisti che vi parteciperanno chiederanno conto alle istituzioni deputate per i ritardi che hanno messo in ginocchio il settore e che non accennano a trasformarsi in provvedimenti veloci.

“Sono amareggiato e sconfortato – ci dice Tunno – poiché non da settimane, bensì da mesi, aspettiamo risposte che non arrivano. Mi creda, c’è un lassismo nell’affrontare il problema xylella che non ha pari. Questa battaglia che portiamo avanti è fatta non soltanto nell’interesse economico del Salento, ma anche e soprattutto per il bene di un territorio aggredito dalla xylella senza che nulla si faccia. Oggi abbiamo iniziato a raccogliere le firme e chi dovrà rispondere, risponderà non tanto a noi, quanto alla Magistratura”.

La fotografia di Tunno è spietata e non ammette chiose: “La Regione ha abbattuto quattro piante malate nella zona di Surbo, ma sulla Taviano-Gallipoli, dove siamo dinanzi ad ettari contaminati, non si fa nulla, nemmeno in merito alla deroga, alla legge regionale che permetteva di bruciare in loco gli alberi sradicati”.

A sostegno dell’azione di Tunno giunge nel pomeriggio un duro intervento del consigliere di Forza Italia alla Regione Puglia, Luigi Mazzei, che senza mezzi termini attacca Vendola e l’assessore Nardoni: “Dinanzi ad una vera e propria calamità naturale, si è scelto di agire soltanto tramite provvedimenti spot, come la famosa e famigerata  task-force annunciata ma mai messa in pratica. Insomma, parole, parole vuote contro la disperazione degli imprenditori del settore.

Invece, come sempre avviene, ovunque, in Italia e in tutte le parti d’Europa e del mondo, quando ci si trova dinanzi ad una catastrofe naturale, il primo intervento che si assume è quello del ristoro economico delle vittime.

Dopo, e soltanto dopo si passa alle analisi che hanno prodotto la tragedia. Sarebbe pertanto il caso che immediatamente la Regione reperisse le risorse per ristorare chi si trova in ginocchio a causa di una avvenimento naturale disastroso che deve prevedere la fattiva solidarietà dell’intera comunità pugliese e quindi delle istituzioni preposte”.