Ha lottato come una guerriera, ma nelle scorse ore la piccola Beatrice Naso ha raggiunto la sua mamma in paradiso. “Bea”, come la chiamavano tutti, aveva una malattia rarissima che paralizza il corpo. Una patologia di cui non si conosce il nome e, purtroppo, neanche una cura: era prigioniera di “un’armatura rigida” che le permetteva soltanto di muovere i suoi occhioni pieni di vita.
Per la sindrome che, inspiegabilmente, le aveva calcificato tutte le articolazioni era stata definita la bambina di pietra. Ai genitori quelle parole non erano mai piaciute, non amavano quel nomignolo che tutta Italia le aveva dato.
«Ha un cuore immenso pieno d’amore» avevano detto. Il cuore di guerriera di Bea si è fermato nel reparto di rianimazione del Regina Margerita in cui era ricoverata da quando le sue condizioni si erano aggravate.
Se ne va, sei mesi dopo la sua mamma Stefania Fiorentino, stroncata da un tumore a 35 anni. Per seguire la figlia aveva lasciato il lavoro.
«Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma. Saperle insieme sarà la nostra forza», ha scritto su Facebook la zia di Beatrice.
La notizia ha colpito tutte quelle persone che in questi otto anni hanno imparato, grazie a Bea, che i limiti sono solo nella testa e che chi ha visto una bambina di pietra avrebbe dovuto vedere una bambola bellissima dai capelli ricci. Commossa anche Emma Marrone. La cantante salentina aveva conosciuto personalmente le due guerriere.
«Fai buon viaggio mia piccola Bea.. Zia Emma non ti scorderà mai! Grazie per tutto l’amore che mi hai trasmesso» ha scritto l’artista nel post tutto rosa che le ha dedicato.
