Eredita dalla sorella una masseria, ma è occupata da rom. Il proprietario disperato: ‘nessuno fa nulla’

Ha ricevuto in eredità da una sorella una masseria con tredici ettari di terreno, nelle campagne tra Lecce e Novoli, ma non può prenderne possesso perché è occupata abusivamente da famiglie rom. La denuncia di un pensionato 72enne.

Ha ricevuto in eredità dalla sorella una masseria nelle campagne salentine tra Lecce e Novoli, ma Luigi Marzo, pensionato 76enne di San Pietro in Lama, non può nemmeno metterci piede perché l’immobile circondato da un terreno di tredici ettari, è occupato abusivamente da famiglie rom. Lui lo vorrebbe recuperare, se non altro per la memoria della sorella scomparsa che gliel’ha lasciato, ma ha le mani legate: «Mi stanno distruggendo tutto, non so più a chi rivolgermi» ha commentato disperato il proprietario della tenuta, al momento solo su carta. Perché a tutti gli effetti non può ancora prendere possesso né dei terreni, né della struttura.
  
Decine di persone, tra cui anche bambini piccoli, vivono lì come se nulla fosse. Ospiti 'indesiderati' i sono impossessati dell’immobile e non c’è modo di mandarli via. Il pensionato salentino, infatti, ha chiesto aiuto a chiunque. Racconta di aver presentato denunce a tutti: dalla Questura, al Prefetto Claudio Palomba, passando dai Vigili Urbani, all’assessore all'Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido ma di non aver ricevuto risposta. «Finora nessuno si è mosso – ha continuato – è come se in Italia lo Stato di diritto non esistesse».
  
«Abbiamo fatto quello che era in nostro potere – ha commentato l’assessore Andrea Guido a Leccenews24 – ma per sgombrare la masseria e restituirla al legittimo proprietario è necessario un intervento congiunto di forze dell’ordine e istituzioni. Anche io sono ancora in attesa di sapere come si evolverà la vicenda, ma oltre a sollecitare, cosa che ho già fatto più volte tramite l’avvocatura del Comune, cosa posso fare?».