Eterologa in Italia. Vendola, «presto anche in Puglia»

Ha parlato di oscurantismo il Governatore di Puglia, riferendosi agli anni in cui la fecondazione eterologa nel nostro Paese era una chimera. Ora le Regioni sono chiamate ad attivarsi.

Saranno finiti gli anni dei dispendiosi viaggi della speranza per quelle coppie che non riescono ad avere un figlio? Siamo arrivati ad una svolta anche in Italia. Giorni fa, infatti, ha visto approvazione il documento tecnico per l’introduzione della fecondazione eterologa, stilato con l’accordo di tutte le Regioni.

Dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni, si potrà parlare di fecondazione eterologa gratuita o dietro pagamento di ticket. La fecondazione viene, così, prevista nei Lea, Livelli essenziali di assistenza, come l’epidurale, insomma.

Importante sarà il rispetto dei paletti: le donne dovranno trovarsi in età fertile per poter sottoporsi all’inseminazione esterna alla coppia e si dovrà mantenere lo stesso fenotipo della coppia ricevente, ovvero il figlio dovrà avere lo stesso colore della pelle, dei capelli, anche in relazione al gruppo sanguigno.

Dopo la rivoluzionaria sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto della Legge 40 è partito l’iter burocratico, quindi. Ora lo scoglio è quello di garantire in modo omogeneo l’attuazione dei principi all’interno delle regioni.

Ad essere netto sul fronte dell’attuazione delle disposizioni nazionali, è stato il Governatore della Puglia, Nichi Vendola. In territorio pugliese le azioni a sostegno della fecondazione eterologa saranno immediate e “partiranno alcuni centri anche abbastanza importanti" ha detto Vendola. Le linee guida saranno recepite nell’immediato, quindi, e il presidente Vendola non ha mancato occasione per lanciare una delle sue crude affermazioni “Per alcuni anni anche in questo campo siamo stati sequestrati da una banda di oscurantisti".



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