Non hanno di che vivere e non possono nemmeno lavorare, l’appello di una famiglia leccese

Non possono lavorare nel centro storico di Lecce perchè venditori ambulanti, nonostante regolare licenza. Famiglia in serie difficoltà con 3 bambini piccoli.

Una famiglia in serie difficoltà che non riesce a vivere un’esistenza dignitosa. Parliamo della signora Anna Bisconti e della figlia Rita, sposata con un uomo di origini indiane ma italiano ormai a tutti gli effetti.

La famiglia vive in uno dei vicoli del centro storico, nei pressi di piazza Sant’Oronzo, in un’abitazione in affitto composta da due stanze. Un affitto da 350 euro al mese a cui spesso non riescono a far fronte. Con papà e mamma Rita, tre figli piccoli: uno di 5 mesi, gli altri di 6 e 8 anni.

Di cosa vivono? Del lavoro di ambulante con regolare licenza. Una piccola bancarella mobile su cui si vendono accessori per telefonia. Si vive alla giornata, quindi, sperando negli acquisti dei vacanzieri, soprattutto in questo periodo.

A complicare la situazione, il divieto di svolgimento dell’attività ambulante nel centro storico di Lecce, sancito dal regolamento “Norme per la sicurezza urbana e la qualità della vita”. E così, non appena si mette in mostra la merce – ottenuta “in conto vendita” e quindi da pagare – i vigili si presentano nell’immediato per intimare l’allontanamento, pena il sequestro degli articoli.

La difficoltà che si aggiunge alla già precaria situazione è che la famiglia non ha possibilità di muoversi per poter vendere altrove, poichè non munita di alcun veicolo.

A rispondere all’appello lanciato all’Amministrazione comunale è stato il vicepresidente del Consiglio, Marco Nuzzaci, che, in autonomia, si è offerto di aiutare la famiglia in difficoltà, pagando perlomeno la bolletta della luce che, tra le altre cose, rischiava di essere tagliata.

Per chi volesse sostenere la famiglia Bisconti può contattare la pagina Facebook dell’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri.



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