Da oggi, le aziende salentine – ma anche quelle che operano oltre i confini italiani – potranno seriamente immaginare un abbattimento dei costi grazie al progetto vincitore di Mimprendo Italia 2015, l’incubatore di imprenditorialità promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria e dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito. Si tratta dello studio di fattibilità tecnica ed economica del “fertirrigatore” solare, che propone un’innovativa soluzione di irrigazione dei terreni agricoli basata, per l’appunto, sull’utilizzo di energia solare tramite pannelli fotovoltaici, capace al tempo stesso di fertilizzare differenti colture. Tradotto in parole spicciole, meno allacci all’energia elettrica, più risparmio dovuto alla produzione di energia pulita. La notizia, però, consiste in un altro fattore: i protagonisti, gli ideatori dell’ingegnosa trovata, sono tutti salentini. Parliamo di Marco Apollonio (originario di Lecce, studente di Ingegneria meccanica all’Università del Salento), Lucia Alemanno e Sarah Quarta (originarie rispettivamente di Copertino e Monteroni, entrambe iscritte alla Facoltà di Ingegneria gestionale dell’Ateneo salentino).
Stamattina ad illustrarne i dettagli durante un’apposita conferenza stampa a Palazzo Adorno – fortemente voluta dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, anch’egli presente per “dare risalto ai media del bellissimo successo ottenuto dai nostri ragazzi” – c’era proprio questo originale trio. «Nello specifico, si è studiato un sistema “stand-alone” – spiega Apollonio – nel quale i pannelli fotovoltaici vengono installati in modo tale che sia sempre garantita l’autosufficienza energetica senza allaccio alla rete di distribuzione pubblica. Questi, in buona sostanza, permettono di convertire energia se esposti a radiazione solare, dall’interno di un accumulatore dimensionato. L’impianto suddivide le aree da irrigare in momenti prestabiliti, dove alcuni sensori di umidità al terreno rivelano la quantità d’acqua e, eventualmente, regolarne il giusto quantitativo, operando la selezione mediante le cosiddette “elettrovalvole”».
«Grazie ad un’attenta analisi di mercato – spiega invece Sarah – abbiamo potuto comprendere quanto in paesi esteri quali ad esempio Cina o nel continente africano sia un prodotto potenzialmente vendibile». «Vorrei soffermarmi sull’importanza della collaborazione tra Università del Salento e panorama imprenditoriale – sostiene Lucia – perché abbiamo compreso nei fatti quali obiettivi ricerca l’azienda e soprattutto come raggiungerli».
Assieme al presidente Gabellone, sono intervenuti anche il prorettore dell’Università del Salento Antonio Lucio Giannone; la presidente dei Giovani di Confindustria Lecce, Viola Margiotta; il docente di riferimento per la realizzazione del progetto Giuseppina Passiante, coordinatrice del Laboratorio di Ingegneria economico-gestionale, con i ricercatori dello stesso Laboratorio dell’Università del Salento Pasquale Del Vecchio e Giustina Secundo. Ed infine il tutor dell’azienda tarantina Asepa Energy s.r.l. che, con il progetto “SolarFertigation”; il gruppo è stato guidato proprio dall’ingegnere e amministratore della società, ovvero Sergio Strazzella.
