“ScommettiAmoCi”, il cuore di oltre 600 giovani batte all’unisono durante la “Festa Giò” dell’Azione Cattolica

Oltre 600 giovani erano presenti ieri, presso il teatro il teatro della parrocchia Sant’Antonio a Fulgenzio, per la “Festa Giò” dell’Azione Cattolica di Lecce. Spettacolo teatrale e simpatiche “scommesse” per una giornata dedicata alla gioia, ma soprattutto alla fede.

In questa scommessa, la vittoria non ha nulla a che vedere con montepremi o jackpot finali. Qui, i giovani puntano su qualcosa di molto più concreto, costruendo i loro risultati passo dopo passo, pietra dopo pietra. Non si risolve tutto in una “vincita” passeggera, bensì nella gioia continua del cammino formativo da essi stessi scelto, quello dell’Azione Cattolica.

Festa Giò 2018

Un esempio lampante viene dalla tradizionale “Festa Giò”, dedicata a giovani e giovanissimi, che ogni anno viene organizzata dall’Equipe Diocesana dei Giovani, unitamente al MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica) e la presidenza dell’associazione, guidata da Mauro Spedicati. Festa tenutasi ieri, domenica 4 febbraio, presso il teatro della parrocchia Sant’Antonio a Fulgenzio in via Imperatore Adriano a Lecce e intitolata “scommettiAmoCi”.

Siete pronti a scommettere?!“, una domanda alla quale hanno risposto oltre 600 ragazzi, provenienti dalle varie comunità parrocchiali della diocesi di Lecce. Dopo l’accoglienza, il momento di preghiera iniziale alla presenza di Luisa Alfarano, Vice Presidente Nazionale del Settore Giovani di Azione Cattolica; dei responsabili diocesani del settore Giovani di Lecce, Pierantonio Tanzarella ed Eleanna Longo; dell’Assistente diocesano don Alessandro Scevola; e di padre Vincenzo Chirico, con una riflessione sul tema annuale “Tutto quanto aveva per vivere” tratto dal vangelo di Marco (12,38-44).

La giornata è poi proseguita con lo spettacolo “Connessioni”, scritto e interpretato da alcuni dei giovani di AC con la regia di Andrea Simonetti e la consulenza artistica di Alessandro Valenti. Gli attori hanno messo in scena alcune esperienze della loro vita in stile drammaturgico, mettendole a disposizione del pubblico presente affinché potesse, in un certo, riflettersi; o, meglio ancora, “connettersi”.

L’omelia di Mons. Seccia

Al termine della rappresentazione teatrale, spazio alla Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce, e concelebrata dagli Assistenti diocesani e parrocchiali. E qui, il Pastore della Chiesa di Lecce ha avuto modo di parlare ai giovani, durante l’omelia, di come debba, la passione, spingerli ad avere fede. “La scommessa più bella – ha poi continuato – è fidarci di Dio sempre!”.

“Scommettiamo che?”

Terminato il pranzo, le varie associazioni parrocchiali si sono cimentate nella realizzazione di “simpatiche” scommesse. Chi ha voluto realizzare un murales in tre minuti; chi, con molta fantasia, è riuscito a riprodurre una camera da letto (con tanto di suppellettili “umani”); oppure chi, con semplicità, ha raccontato la propria realtà comunitaria attraverso esibizioni musicali, danzanti, teatrali e via dicendo. A “trionfare” sul palco, alla fine, sono stati i giovani della parrocchia Maria SS. Assunta di Monteroni.

In fin dei conti, per l’Azione Cattolica di Lecce si potrebbe parlare di una scommessa “vinta”, quella di ieri, considerando l’ottima riuscita dell’evento. Eppure, il bello di quest’associazione risiede proprio nel non fermarsi; nel guardare avanti e programmare incontri, momenti formativi per educatori e ragazzi, iniziative che spaziano dall’intrattenimento all’impegno civile e religioso. Una scelta, uno stile di vita che va oltre la formale adesione. Insomma, un’eterna scommessa che da ben 150 anni, ormai, viene accettata con il tipico “Sì”.