
Anche la Cgil, la Cisl e la Uil di Lecce sono presenti il 1° maggio alla manifestazione unitaria del sindacato a Potenza per portare le istanze del territorio salentino e dando voce alle tante questioni che attengono il mondo del Lavoro in provincia di Lecce.
“Fondata sul Lavoro – 75 anni di Costituzione”, questo il titolo dell’evento organizzato dai sindacati per omaggiare la Legge Fondamentale italiana nel giorno della Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Quella costituzione che nel primo articolo celebra il lavoro, considerandolo il pilastro su cui si deve fondarsi lo stare insieme della comunità italiana.
“I Padri Costituenti – scrivono nel loro messaggio i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lecce, Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Mauro Fioretti – pensarono al Lavoro come base sulla quale edificare la società civile, come cardine fondamentale della Carta Costituzionale, perché è attraverso il lavoro che la cittadinanza prende forma nel suo edificarsi, trasformando i principi generali in atti e fatti concreti della quotidianità”.
La manifestazione avrà inizio alle ore 10.30 con gli interventi delle delegate, dei delegati e pensionati, ai quali seguiranno le conclusioni dei tre Segretari Generali Uil, Cisl, Cgil: Bombardieri, Sbarra e Landini. Non è un caso che sia stata scelta Potenza come città sede dell’evento: una città del sud, una città in cui i gravi problemi del lavoro giocano un ruolo determinante nelle strategie di sviluppo, una città che vuole diventare il simbolo della ripartenza.
Le istanze del Salento
“Tante le criticità del Salento a cui daremo voce a Potenza – scrivono Fragassi, Chirizzi e Fioretti -: quelle dei somministrati del pubblico impiego, della carenza organica in sanità e nei servizi fondamentali, degli educatori, della polizia penitenziaria, dei lavoratori di Alcar e Minermix. E poi le situazioni difficili in cui versano i giovani e le donne salentini sempre più ai margini del mercato del lavoro.
La presenza sarà testimonianza di un impegno concreto accanto ai lavoratori e ai pensionati, sempre più flagellati dai crescenti rincari e dall’inflazione, che erodono il potere d’acquisto delle famiglie che, in tanti casi, in troppi casi, con grande sforzo riescono a garantirsi una sussistenza dignitosa.
Ricorderemo ancora una volta le questioni che attengono la sicurezza e la salute dei lavoratori perché non c’è lavoro senza sicurezza e non c’è lavoro senza salute. Lo ribadiremo a voce alta, perché si ponga davvero la parola fine alla strage delle morti bianche. Bisogna insistere sulla formazione continua in tema di salute e sicurezza ma soprattutto promuovere e diffondere la cultura della prevenzione, penalizzando chi non rispetta gli standard di sicurezza e non applica alla lettera i contratti di lavoro sottoscritti dalle sigle più rappresentative”.