Dona il midollo osseo al papà malato di leucemia, il bel gesto di Jacopo: “tutti possono salvare una vita”

Jacopo, appena compiuti 18 anni, ha donato il midollo osseo al papà malato di leucemia. E lancia un appello: “tutti possono salvare la vita di una persona con un semplice gesto”

«Donare può salvare una vita». Tante le campagne di sensibilizzazione, tanti gli appelli per far capire che un gesto semplice può cambiare il destino di un malato che ha bisogno di aiuto, che dipende dalla scelta di uno sconosciuto che decide di tendergli la mano. «Donare può salvare una vita» è quello che ha ripetuto Jacopo, un ragazzo di 18 anni che non ha esitato nemmeno un secondo a sottoporsi al prelievo di midollo osseo per dare una speranza al suo papà, malato di una brutta forma di leucemia. Quello vissuto da questa famiglia salentina è un calvario, purtroppo, ‘comune’.

La diagnosi, inclemente, della malattia e l’iter, a tratti estenuante, a cui sottoporsi per combatterla. Era il 16 aprile quando il ragazzo, che aveva raggiunto la maggiore età da qualche giorno, si era sottoposto al prelievo al centro immunotrasfusionale dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per aiutare il padre.

Il trapianto, effettuato il 29 maggio, è ‘tecnicamente’ riuscito, ma quando si tratta di mali così aggressivi bisogna mettere in conto che tocca continuare a combattere ancora. La malattia che sembrava sconfitta è tornata. «Recidiva», la chiamano. Non ci voleva dopo tanta sofferenza, dopo tanti sacrifici, ma Jacopo, supportato dalla mamma, non si è arreso e questa mattina è tornato in reparto per donare i linfociti.

Un gesto bellissimo quello del ragazzo che rende orgogliosa la sua famiglia che ha voluto condividere con noi questa storia per lanciare un messaggio: «Siamo orgogliosi di quello che ha fatto mio figlio – ci racconta la mamma – ma vogliamo che il suo sia un esempio per tutti i giovani: donate, donate, donate. Informatevi, documentatevi su come diventare donatori perché è davvero importante».

Le possibilità di essere compatibili con qualcuno per il trapianto sono bassissime, per questo bisogna donare. Spiegare alle persone che c’è qualcuno, in un letto di ospedale che ha paura che finisca tutto, che prega per avere una possibilità, che non vuole arrendersi. E che spera di poter contare sulla solidarietà di un estraneo.



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