Per stare al caldo bastano un po’ di vino ed un mantello. Buona festa di San Martino con la filastrocca di Miriam Perrone

Ritorna la filastrocca di Miriam Perrone, un appuntamento atteso da tantissimi lettori di Leccenews24 con la tradizione popolare e la lingua dialettale salentina. Oggi l’omaggio a San Martino

San Martino è uno dei santi più venerati dalla comunità cristiana. Si racconta che Martino di Tours fosse un militare che aveva il compito di effettuare la ronda di notte e l’ispezione dei posti di guardia, nonché la sorveglianza  delle guarnigioni. Una notte gelida incontrò un mendicante e vedendolo così infreddolito gli donò metà del suo mantello. La notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare e capì che era il momento di cambiare vita. Il culto per San Martino nasce proprio da quel gesto di amore, umanità e generosità.

La festa di San Martino, poi, nel Salento ha assunto una connotazione pagana ed è legata ai sapori e agli odori della piena stagione autunnale quando il ribollir nei tini del mosto dà vita al novello che porta ebbrezza.

La sintesi perfetta di queste due accezioni è stata colta da Miriam Perrone che ci regala un brindisi d’autunno, nella vigilia di una festa così sentita.

Intra st’Autunnu salentinu
mi spoiicu li pieti e caminu
Tra l’ardore ti lu mustu e ti lu mieru
intantu, San Martinu sta ncigna cu iuta nu stranieru

Traduzione

In quest’autunno salentino
mi metto a piedi nudi e cammino
Tra il ribollire del mosto e del vino
intanto, San Martino inizia ad aiutare uno straniero.

La foto di copertina è di Federica Dell’Anna



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