“A Gallipoli mandano via le barche con turisti facoltosi”: Flavio Briatore attacca. La Capitaneria di Porto risponde per le rime

L’imprenditore Flavio Briatore ha attaccato la Capitaneria di Porto di Gallipoli accusandola di aver mandato via uno yacht con turisti facoltosi a bordo. La replica: “è stato solo chiesto di cambiare porto”

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Con un post condiviso sul suo seguitissimo profilo Instagram, Flavio Briatore conferma il suo rapporto non proprio idilliaco con il Salento, già criticato per il modo “casareccio” di fare turismo tutto frise e masserie. Questa volta, nel mirino dell’ex team manager della Benetton è finita nientepopodimeno che la Capitaneria di Porto di Gallipoli, colpevole a suo dire di non aver autorizzato lo sbarco di uno yacht. Parole dure quelle dell’imprenditore piemontese, ex marito di Elisabetta Gregoraci, che sui social ha spiegato come nella Perla dello Ionio mandino via le barche con importanti turisti a bordo. «Robe da pazzi in Puglia» tuona.

Cosa è successo secondo Briatore

«Il Comandante di uno Yacht di 60 metri con 12 persone facoltose – si legge – ha chiesto tramite la propria Agenzia Marittima alla Capitaneria l’accesso in porto con il tender per approvigionamenti, come succede in tutti i porti del mondo e di Italia … tranne Gallipoli che rifiuta l’approdo del tender, intimando l’entrata dello yacht in banchina … creando un disservizio agli ospiti che hanno preso così la decisione di non permanere più a Gallipoli per 2 giorni, ma procedendo per Otranto dove il tender ha avuto accesso al porto e gli ospiti sono rimasti due giorni godendosi l’ospitalità della cittadina…»

«A Gallipoli vige #MovimentodelNONFARE» ha concluso, riferendosi chiaramente alla sua ultima trovata: quella di creare un “partito” di imprenditori e professionisti di successo per “salvare” il Paese alla deriva.

La precisazione

La Capitaneria di Porto a passare per “guastafeste” proprio non ci sta. E in una nota ufficiale replica all’ideatore del divertimento di lusso, quello che non bada al portafoglio. «L’unità navale in questione, yacht commerciale battente bandiera Cayman Island, aveva richiesto, per il tramite di una locale Agenzia Marittima, di poter ormeggiare con i propri tender presso una delle darsene pescherecci di Gallipoli. Per tale tipologia di unità navale e per i mezzi alla stessa asserviti, si applica la normativa internazionale discendente dal Codice ISPS (International Ship and Port Facilities Security Code). Pertanto, nel rispetto della citata normativa, era stata comunicata dalla agenzia marittima la necessità di effettuare le operazioni nell’ambito del porto commerciale della città, unica struttura dotata di un Piano e di un livello di Sicurezza idoneo per l’effettuazione di accosti con unità di tale tipologia».

Insomma, sono stati semplicemente “invitati” a cambiare la zona d’attracco, non ad andare via.  Sarebbe stata una scelta di questi facoltosi turisti virare verso Otranto. «A seguito di ciò – concludono – il Comando di bordo dello Yacht optava per proseguire la propria navigazione verso Otranto ed ormeggiare nella banchina commerciale del porto».



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