L’organizzazione sindacale Fsi-Usae Lecce lancia un appello urgente affinché vengano attivate al più presto le nuove strutture sanitarie territoriali previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Giunta regionale pugliese ha approvato in via definitiva il regolamento che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale, ma a oggi mancano ancora indicazioni precise sui tempi e le modalità di attuazione nel territorio leccese.
Cosa prevede il nuovo modello assistenziale?
Il nuovo modello punta a rafforzare l’assistenza sanitaria sul territorio, avvicinando i servizi ai cittadini e migliorando la qualità delle cure. In particolare, sono previste:
– Case della Comunità: centri polifunzionali che erogano servizi sanitari e sociali;
– Ospedali di Comunità: strutture a bassa intensità che garantiscono assistenza riabilitativa e cure intermedie;
– Centrali Operative Territoriali (COT): punti di coordinamento e controllo delle attività assistenziali;
– Unità di Continuità Assistenziale (UCA): équipe multiprofessionali che assistono i pazienti a domicilio.
Le richieste del sindacato
Il sindacato Fsi-Usae chiede alla ASL Lecce di fornire un quadro chiaro sulla situazione e di accelerare i tempi di realizzazione di queste nuove strutture. In particolare, si sollecita:
– Un piano dettagliato: con tempi certi per l’attivazione di ogni singola struttura;
– Il potenziamento del personale: per garantire la piena operatività dei nuovi servizi;
– Una maggiore trasparenza: sull’utilizzo delle risorse del PNRR destinate alla sanità territoriale.

“L’attivazione di questi nuovi servizi è fondamentale per garantire una maggiore equità nell’accesso alle cure e per migliorare la qualità della vita dei cittadini – dichiara Franco Perrone, Segretario Generale Fsi-Usae Puglia e Segretario Territoriale Lecce -. Chiediamo alla Regione Puglia e alla ASL Lecce di fare tutto il possibile per rendere operativo questo importante progetto nel più breve tempo possibile”.
