Addio a Papa Francesco: il Vaticano si prepara al funerale del Papa venuto dalla fine del mondo

Il funerale di Papa Francesco sarà un momento storico. Un addio al Pontefice che ha dato voce agli ultimi

Un silenzio solenne ha avvolto Piazza San Pietro alla notizia della morte di Papa Francesco. Non un silenzio vuoto, ma carico di memoria, di amore, di gratitudine. Il mondo si prepara a dire addio al Vescovo di Roma che ha saputo parlare al cuore dell’umanità con parole semplici, gesti rivoluzionari e una fede che camminava sempre accanto agli ultimi.

Migliaia di persone giungeranno da ogni angolo del mondo per dare l’ultimo saluto al Papa venuto “dalla fine del mondo” che ha scelto il nome del Santo di Assisi per ricordare una Chiesa “povera per i poveri”. Giovani e anziani, credenti e non credenti, capi di Stato e pellegrini umili, tutti uniti per rendere omaggio a un uomo che ha incarnato la misericordia, la compassione e la speranza.

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è stato il primo Papa sudamericano e il primo gesuita a sedere sul trono di Pietro. Ma più di tutto, è stato un pastore vicino alla sua gente. Ha aperto le porte della Chiesa a chi era stato escluso, ha lavato i piedi ai carcerati, ha abbracciato i bambini malati, ha pianto con i migranti e ha denunciato le ingiustizie con parole accese, ma sempre colme d’amore. E per questo sarà ricordato: per il suo amore senza confini, per la sua battaglia contro l’ipocrisia e per la sua fede vissuta nei gesti, prima ancora che nei discorsi. Le sue parole sembravano ancora vive tra le colonne del colonnato del Bernini, come se lui stesso, con quel sorriso timido, fosse ancora lì.

Il suo pontificato è stato un vento di rinnovamento che ha scosso la polvere dalle coscienze e dai cuori. “Chi sono io per giudicare?” — disse una volta. Una frase che ha fatto il giro del mondo e ha segnato un’epoca.

Il funerale

Tra i tanti cambiamenti voluti da Papa Francesco ci sono anche le disposizioni per il suo funerale. Il rito, ereditato da Benedetto XVI, era troppo “pomposo”, poco adatto al suo stile sobrio e semplice. Il suo corpo non sarà più esposto alla venerazione dei fedeli su un catafalco, ma su una semplice bara di legno aperta, «con dignità, ma come ogni cristiano».
Non ci sarà più la cerimonia di chiusura della bara e, al termine del funerale, chiamato Missa poenitentialis, sarà sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, accanto alla Madonna cui era molto legato, la Salus Populi Romani. La tomba, semplice, senza particolare decoro, avrà solo la scritta: Franciscus

Nel suo testamento spirituale, Francesco ha scritto: “Vi affido alla Misericordia. Non abbiate paura di amare, non abbiate paura di sporcarvi le mani per gli altri. Vivete il Vangelo con gioia, perché la gioia è la vera rivoluzione.”