Si è svolto poco fa il consueto incontro per lo scambio di auguridi Natale in Provincia dove il Presidente Antonio Gabellone è stato accompagnato da monsignor Domenico Umberto D'Ambrosio, il prefetto di Lecce Claudio Palomba e i consiglieri provinciali.
Il discorso del numero uno di Palazzo dei Celestini è stato rivolto in special modo alle persone indigenti, a quanti si trovano in difficoltà soprattutto a causa del periodo di intense ristrettezze economiche, esprimendo molta preoccupazione, inoltre, per le vicende balzate alla ribalta delle cronache nelle ultime ore e per tutte le azioni di terrore disseminate nel mondo in questo periodo ( si riferisce all'attentato di Ankara ai danni dell'Ambasciatore russo e al probabile attentato di Berlino che ha sconvolto, nella giornata di ieri, il cuore della città, ndr).
Un commento di valenza politica, invece, Gabellone ha ritenuto opportuno esprimerlo sul ruolo che la Provincia dovrebbe ritrovare a seguito dell'esito della campagna referendaria sulla revisione della Carta Costituzionale: "Il no al referendum è stato un chiaro segnale, la scelta incontrovertibile dei cittadini di salvare questa istituzione. Adesso occorre riempirla di nuovi contenuti e restituirle l'autorità di un tempo sulle materie di competenza. L'auspicio è che si possa andare in questa direzione."
Molto sentito il breve discorso di monsignor D'Ambrosio, il cui pensiero è stato rivolto alla comunità dei più bisogni cui le festività cristiane devono rivolgere maggiori attenzioni.
Nei saluti generali non è mancato l'auspicio di serenità e prosperità per tutta la comunità.
“Per ora vi hanno messo sottovoce. La Provincia è una delle istituzioni vicine alla gente. Tentare di metterla a tacere non è stata di certo una bella scelta”, ha affermato monsignor D’Ambrosio.