Se c’era un lumicino di speranza per fermare i lavori nel cantiere di San Basilio, dove in questi giorni gli operai della multinazionale svizzera hanno tentato di spostare gli ulivi che si trovano lungo il tracciato a terra del micro-tunnel, l’ha spenta il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda che durante il question time alla Camera, in risposta alle interrogazioni del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana, ha ribadito che si tratta di un’opera strategica per il territorio: «Il governo ritiene importante che si proceda alla realizzazione del gasdotto Tap e che la costruzione non venga messa a rischio da ulteriori ritardi» ha sentenziato il ministro che ha ripercorso, passo dopo passo, tutto l'iter autorizzativo che rende il progetto non solo legittimo, ma una priorità per la nazione perché «consentirà l'arrivo in Italia di una nuova fonte di approvvigionamento di gas». Ma che arrivi sulla spiaggia di San Basilio, a chi si oppone alla realizzazione del gasdotto, proprio non va giù.
Non è mancata una frecciatina: «Ricordo che la Regione Puglia ha partecipato a tutte le fasi del procedimento: in sede di valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell'Ambiente, nell'ambito della quale sono stati esaminati 12 possibili siti di approdo, nell'ambito della Conferenza di Servizi per il rilascio dell'autorizzazione presso il Mise, e, infine, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove sono stati ascoltati anche i sindaci di altri comuni che hanno manifestato la non disponibilità a ospitare l'approdo». Insomma, per il Governo è importante che si vada avanti con le attività.
Immediata la replica di Diego De Lorenzis, primo firmatario del Question Time. Secondo il deputato del M5S in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera il Ministro Calenda ha solo ribadito quelle “menzogne” puntualmente da lui smentite
«TAP non serve alla sicurezza dell’approvvigionamento. TAP porta il gas dall'Azerbaijan, una dittatura che non rispetta i diritti civili, il gasdotto passa anche dalla Turchia e la stabilità geopolitica e la democrazia di questi paesi è paragonabile agli altri fornitori di gas come la Russia, la Libia e l’Algeria! Il Governo è smentito anche dalla stessa TAP, che ha confermato che il gasdotto non serve a diversificare le fonti di approvvigionamento ma a sostituirle. Infine c’è un aggravio immediato di costi: per collegare il TAP alla rete nazionale dei gasdotti, SNAM preleverà 270 milioni di euro dalle bollette degli italiani».
«Siamo accanto ai cittadini che si sono mobilitati in maniera pacifica – aggiunge De Lorenzis – per contrastare questo scempio, che pretendono il rispetto della legalità e che difendono il nostro territorio, la nostra storia e il futuro delle prossime generazioni dalle speculazioni finanziarie»
Gasdotto Tap, il ministro Calenda insiste: ‘opera strategica’. De Lorenzis: ‘Il Governo mente’
Sul gasdotto della Trans Adriatic Pipeline è nuovamente intervenuto il Governo che, attraverso il ministro Carlo Calenda, ha ribadito come l’opera sia strategica per la Nazione. Importante, quindi, che l’infrastruttura non venga messa a rischio da ulteriori ritardi.