Botta e risposta a colpi di Tweet tra il ministro Carlo Calenda e lo scrittore napoletano Erri De Luca sul gasdotto della Trans Adriatic Pipeline che, dal 2020, distribuirà 10 miliardi di metri cubi di metano in tutta Europa, l’anno. L’opera è considerata strategica dal Governo, anzi necessaria per creare quel famoso “corridoio del Sud” che consentirà a parte del Vecchio Continente di non dipendere più dalla Russia.
«Mostri/Tirannosauri/sabotaggi. Un tubo di un metro e mezzo posato con una talpa che si interra a 800 metri dalla costa per non danneggiarla! Ulivi che vengono ripiantati dov’erano prima! Erri scendi dalla Sierra Maestra e vieni a trovarmi al Mise che ti faccio vedere il progetto!!!» cinguetta il ministro dello Sviluppo economico “citando” un tweet dell’autore di «Diavoli Custodi» che, ospite del Salento, per presentare il suo nuovo libro aveva espresso la sua opinione sul gasdotto.
Mostri/Tirannosauri/sabotaggiUn tubo di un metro e mezzo posato con una talpa che si interra a 800 m dalla costa per non danneggiarla! Ulivi che vengono ripiantati dov’erano prima! Erri scendi dalla Sierra Maestra e vieni trovarmi al Mise che ti faccio vedere il progetto!!! https://t.co/PawDUcQrub
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 30 novembre 2017
«La Tap è una prepotenza pubblica e di fronte all’unanimità della popolazione che si oppone alla realizzazione, all’unanimità dei comuni interessati io credo che la vostra Tap vada sabotata» aveva dichiarato agli studenti De Luca utilizzando quel «vocabolo» che gli è costato un processo con l’accusa di istigazione a delinquere concluso con una assoluzione perché il fatto non sussiste.
