Prosegue il viaggio di Leccenews24 nella curiosa geografia municipale della provincia di Lecce. A destra della mappa i paesi minuscoli, a sinistra quelli grandi. Ragioni storiche ed economiche alla base di questa suddivisione così eclatante.
Per secoli la minaccia dei pirati saraceni ha svuotato l’hinterland otrantino e arricchito il territorio ionico, quello che intratteneva rapporti economici con il versante tarantino e le marinerie più importanti del Sud Italia.
Anche per questo se stendiamo sul tavolo una mappa geografica troveremo sulla nostra destra i comuni più piccoli e meno abitati e sulla sinistra i più grandi.
Si comincia dal più popoloso dopo la città capoluogo e cioè Nardò (30.700 abitanti) che precede in classifica la non lontana Galatina (25.806) e la vicina Copertino (23.077) seguite dalle ‘più piccole’ Gallipoli (19.445) e Casarano (19.278), tutte cittadine a ovest della dorsale delle Murge salentine.
A specchio, dall’altra parte, troviamo invece i paesi meno abitati, fatti di due strade e qualche casa, vedi Giuggianello (1.141 abitanti), il più piccolo comune del Salento e la dirimpettaia Sanarica (1461) che con Palmariggi, Surano e Martignano non superano i 1.500 abitanti a testa.
Cosa ha di interessante la questione secondo noi? Beh, innanzitutto la coerenza geomorfologica del territorio che prelude ad una necessaria quanto urgente ricomposizione dei municipi che meriterebbero di essere unificati, seguendo l’esempio innegabilmente ammirabile di Presicce e Acquarica.
