Gestione degli straordinari al distretto socio sanitario di Gagliano del Capo, è polemica tra Palese e la Cisl

Distretto Socio Sanitario di gagliano del capo, la Funzione Pubblica della Cisl di Lecce, assistita dall’Avvocato Alfredo Coluccia, ha presentato un ricorso al Tribunale del capoluogo sulla gestione degli straordinari.

‘Al Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo le spese per il personale sono fuori controllo’. Lanciano il grido di allarme il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini e il Coordinatore Provinciale Cisl Fp Sanità Lecce, Antonio Piccinno. Motivo del contendere la gestione degli straordinari negli anni scorsi, proprio quando l’attuale Assessore alla Sanità di Puglia dirigeva il comparto sanitario del capo di Leuca.

La Funzione Pubblica della Cisl di Lecce, assistita dall’Avvocato Alfredo Coluccia, ha presentato un ricorso al Tribunale del capoluogo per attività antisindacale contro la Asl salentina per grave violazione degli accordi sui criteri di attribuzione del lavoro straordinario. Da Viale della Libertà lamentano il mancato rispetto degli accordi aziendali che prevedono la convocazione di tutte le organizzazioni sindacali per concordare le modalità di utilizzo dei fondi destinati al lavoro straordinario, fondi che sono limitati e che devono essere equamente distribuiti tra i dipendenti, con appositi limiti previsti dalla normativa, dai contratti collettivi e dagli accordi aziendali stessi. Quei limiti nell’attribuzione degli straordinari, a detta della Cisl Fp, sarebbero stati travalicati nel Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo quando il responsabile era l’attuale assessore alla Sanità della regione Puglia, Rocco Palese

‘A Gagliano il lavoro straordinario sarebbe stato attribuito senza la dovuta concertazione e senza aver concordato alcun criterio, dunque in maniera arbitraria, e si è giunti a superare ogni limite normativo e di budget. Solo per fare un esempio, la mancanza assoluta di verifica e controlli ha consentito l’assegnazione e la liquidazione ad un singolo dipendente, peraltro del ruolo amministrativo, di oltre 1000 ore di straordinario nel solo anno 2021, mentre i contratti collettivi e aziendali prevedono che il limite massimo individuale non possa superare le 180 ore (250 solo con speciale autorizzazione della Direzione Generale della Asl)’.

Il tutto, lamentano i sindacalisti, mentre nello stesso periodo (si parla dell’anno 2021) il personale sia amministrativo che medico e sanitario della intera Asl di Lecce era impegnato nella campagna vaccinale, un impegno preso a mo’ di esempio a livello nazionale. “Il paradosso – concludono Orsini e Piccinno – è che al personale che ha effettuato le prestazioni aggiuntive vaccinali con tariffe concordate e ben superiori a quelle dello straordinario, in quanto prestazioni aggiuntive finanziate dalla Regione Puglia, a tutt’oggi non sono state interamente pagate le proprie spettanze, tanto che alcuni di loro sono ricorsi al Tribunale del Lavoro per il riconoscimento del titolo mentre, invece, la ASL ha provveduto a remunerare ad un solo dipendente amministrativo oltre 1000 ore per un corrispettivo di circa €. 14.500,00 (quasi una mensilità in più al mese)”.



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